venerdì 15 ottobre 2010

Le risposte del Dott. Michele Rastelli

Domanda 1)
«Il potere logora chi non ce l'ha.» Giulio Andreotti
E’ per questo che tutti vogliono candidarsi, per ottenere il potere per non logorarsi?
E voi come riuscite a capirlo?


Possiamo dividere i politici in due grandi gruppi:quelli che ci sono, o vorrebbero esserci, per avere e quelli che ci sono, o vorrebbero esserci, per dare. Mi pare evidente che la finalità della ricerca del potere sia profondamente diversa nei due casi. Capire preventivamente in quale dei due gruppi annoverare un ipotetico candidato a volte è difficile se non impossibile.

Domanda 2)
Il candidato ideale lo si riesce a trovare setacciando tra la sabbia sperando di trovare la pepita d'oro, oppure è un lento lavoro di cesello fra il cercare il migliore ma dovendosi alla fine accontentare del meno peggio?


Il candidato ideale lo si trova tra la gente normale.

Domanda 3)
Ci sono stati molti casi in cui i candidati una volta eletti cambiassero casacca, per evitare ciò non sarebbe giusto farli decadere automaticamente oppure le elezioni sono cose diverse dalle scelte dei partiti?


"Per restare sempre dello stesso partito bisogna cambiare spesso opinione." Parto da questo pensiero di Retz per dire che non condanno certo chi decide di passare ad un altro partito a patto che prima si dimetta da ogni carica ottenuta in nome del precedente. Trovo invece vergognoso che si prendano i voti da una parte e li si portino da un'altra. E' uno sberleffo agli elettori.

Domanda 4)
Quando iniziate a stilare la prima lista dei candidati e vedete in quanti vorrebbero concorrere per risultare eletti, il vostro pensiero è quello di orgoglio per l'entusiasmo che costoro emanano oppure vi chiedete attoniti come mai abbiano chiuso i manicomi visto l'alto numero di pazzi che circolano liberi di credersi statisti della politica???


Un alto numero di pretendenti e una lotta senza esclusione di colpi per poter essere in lista difficilmente si verificano nelle elezioni comunali ma solo dalle regionali in su. Ovviamente la prospettiva di un lauto stipendio e quella di maturare il diritto alla pensione dopo 5 anni di lavoro, 35 in meno di quelli occorrenti ad un comune mortale, non c'entrano nulla. Lo si fa solo per spirito di sacrificio e per poter dare il proprio contributo di idee ad un livello un pò più alto. E voi invece di ammirarli li definite pazzi?

Domanda 5)
Una volta i candidati venivano scelti fra certe caste, oppure sorteggiati, altre volte era l'età o la professione che li faceva diventare eletti, al giorno d'oggi la democrazia impone una gara per consensi. Secondo lei, in un prossimo futuro che tipo di soluzioni si potrebbero adottare per cambiare il modello elettorale, un esame teorico-pratico in scienze politiche per chi volesse candidarsi oppure una specie di quiz televisivo per decretare il vincitore?...l'assurdo di eleggere candidati improponibili potrebbe ispirare certe degenerazioni?


"Salto della quaglia" legalizzato, diritto di esprimere la preferenza alle elezioni politiche negato, attribuire il premio di maggioranza non alla coalizione vincente ma al partito con più voti proposto. E si, credo proprio che per correggere l'andazzo qualche test dovrebbe essere fatto. Al legislatore.

Domanda 6)
Lei sente la responsabilità degli insuccessi dei candidati che ha incluso nelle liste elettorali oppure alla fine è come alle olimpiadi dove l'importante è partecipare?


Come in tutte le competizioni, anche in quella elettorale è previsto che alla fine della gara ci saranno concorrenti che saliranno sul podio e altri no.

Domanda 7)
Spesso il candidarsi è visto come la scorciatoia all'impegnarsi seriamente in un lavoro, ma per alcuni la politica è un vero e proprio lavoro. Lei consiglierebbe questo lavoro oppure indicherebbe altre occupazioni per essere più felici oppure meno oppressi dai problemi altrui?


Spesso il candidarsi è visto come la scorciatoia all'impegnarsi seriamente in un lavoro? Spesso si vede bene. Negli altri casi invece il consiglio che mi sento di dare, politica o altro che sia, è che si faccia ciò che si sente di fare. Nell'ambito del lecito, ovviamente.

Domanda 8)
Se una persona volesse provare l'ebbrezza di vedere il proprio nome nella sua lista elettorale, che cosa dovrebbe fare e voi nel caso si presentassero di loro spontanea volontà, cercate di dissuaderli proponendogli solo problemi oppure cercate di non farli scappare raccontandogli solo le mille soluzioni?...e per le donne, servono anche truccatore ed estetista o bastano tempo libero e disponibilità a fare tardi la sera?


Per le donne come pure per gli uomini basta il parrucchiere. Nel senso che abbiano...la testa a posto.

Domanda 9)
Candidare è un potere sublime oppure è una rottura di scatole, è il massimo dell’orgasmo politico oppure la solita minestra riscaldata?


E' un'incombenza.


Pubblicato su informazione.tv


(Proprietà letteraria riservata)

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