Visualizzazione post con etichetta La Luce e i Sentieri Associazione Culturale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta La Luce e i Sentieri Associazione Culturale. Mostra tutti i post

sabato 11 ottobre 2014

Turismo e trend che cambiano



Aprendo il guardaroba mi sono accorta che negli anni avevo riempito l’armadio di abiti e accessori frutto più di scelte modaiole che di vera necessità vestiaria, ed ora moltissimi di quei vestiti sono ormai fuori moda, ma allo stesso tempo mi sono accorta che a volte gli acquisti erano frutto di un impulso condizionato dalle tendenze che la moda, anno dopo anno, imponeva e impone ancora oggi.
Per cui troppe volte seguiamo con più attenzione il trend piuttosto che la necessità, mentre altre volte ci vogliamo accontentare di ciò che abbiamo, e per pigrizia mentale, non vogliamo aggiornare, e così corriamo il rischio di apparire “datati” oppure solo non attuali e questo condiziona il giudizio che hanno di noi le altre persone, fino al punto da influenzare valutazioni umane ma anche professionali perché, se nel caso dell’abbigliamento, una certa mancanza di aggiornamento potrebbe essere causato della crisi economica, per quello che riguarda l’aspetto professionale, non aggiornarsi o non percepire il cambio epocale o solo non cogliere il trend del momento, potrebbe escluderci da possibili avanzamenti di carriera oppure solo non aumentare il fatturato per avere la possibilità di continuare ad essere presenti con nuove quote sul mercato.

E questo ragionamento calza a pennello per ciò che riguarda il Turismo di Porto San Giorgio e la sua crisi attuale.
Da certi numeri sembra che il settore del turismo sia meno colpito dalla crisi rispetto ad altri settori, ma a leggere meglio le cifre ci si accorge che il settore turistico è cambiato moltissimo negli ultimi anni e il trend parla di un notevole interesse verso zone geografiche intermedie piuttosto che solo costiere o solo montane, ma parla anche di un diverso modo di consumare il tempo delle vacanze, non più tempi lunghi e una volta l’anno, bensì tempi corti ma molte più volte l’anno, e le ragioni di questo cambiamento sono diverse.

A cambiare sono state anche le mete turistiche, o forse sono aumentate negli ultimi decenni le proposte turistiche che prima erano appannaggio solo di ristrette categorie di persone, facoltose principalmente, e parlo di zone una volta elitarie oppure di viaggi una volta troppo costosi per gli stipendi medi, località una volta sogno proibito dei vacanzieri ora, invece, molto più abbordabili per la massa, e questo contribuisce a cambiare i parametri della scelta turistica, offrendo una maggiore possibilità di confrontare e paragonare  fra loro località e offerte turistiche solo pochi anni fa impensabili, al punto da creare vere e proprie classifiche, classifiche dalle quali molte località nostrane hanno perso posizioni di vetta per scivolare verso il basso della classifica in maniera indecorosa e questo è ciò che riguarda la clientela Italiana.

Per quello che riguarda la clientela straniera, assistiamo alla richiesta di località e di sistemazioni che premiano strutture come B&B, Country House ed Agriturismi, soluzioni turistiche molto più gradite al pubblico straniero, che non sceglie più il mare, specialmente il nostro, se con cifre molto minori può accomodarsi su litorali molto meno costosi e spesso molto più belli, mentre ha scoperto che per la parte collinare l’Italia, e le Marche, hanno moltissimo da offrire e spesso di primissima qualità, e con l’aggiunta di maneggi, piscine e Spa, le location che offrono vacanze rurali sopra citate sono ai primi posti delle richieste straniere.

Da ciò si comprende la crisi turistica di Porto San Giorgio, che non è dovuta solo per la mancanza di richieste balneari, ma anche alla mancanza di aggiornamento e di attenzione al trend turistico che è ormai decisamente cambiato, e che sta penalizzando molto la città nel suo insieme, perché abbiamo alberghi vecchi con proprietari che non hanno investito quando dovevano farlo, hotel senza parcheggi privati per i clienti e spesso costosi per i servizi che offrono, strutture vetuste e obsolete che vedono solo nel cambio di destinazione d’uso la speranza per sopravvivere alla crisi, modificandosi da alberghi ad appartamentini "alveare" da vendere o stra-vendere a caro prezzo ai limitati amanti delle seconde o terze case.

Unitamente alla mancanza di aggiornamento privato, esiste una mancanza cronica di aggiornamento pubblico, argomento scabroso che farà rizzare i peli agli addetti al settore e da trattare senza false ipocrisie o soluzioni usa e getta, perché l’avere un litorale che non sa più attrarre per mancanza di bellezza e di divertimenti organizzati, lascia campo libero solo alle famiglie monoreddito una volta numerose mentre ora lo sono sempre meno - altro trend poco considerato quello del calo dei componenti le famiglie Italiane - e si continua a permettere di affittare al nero le seconde case a Porto San Giorgio senza creare una lista o una gestione meno caotica di questo patrimonio immobiliare non all’altezza del costo esoso dell’affitto stesso.

La città non ha parcheggi sufficienti e neppure piste ciclabili adeguate, è la città con il più alto tasso di popolazione per kq delle Marche e in alcuni scorci tale è il degrado che sembra una città in abbandono dando ai turisti la brutta sensazione di essere capitati nel posto sbagliato e non, in quella che una volta si definiva la Perla dell'Adriatico , la vita sociale e culturale è sempre meno creativa e le iniziative pubbliche contano molto solo sui mercatini ormai di scarso valore commerciale, non ci sono grandi locali notturni nè spazi collettivi per il consumo intelligente del tempo libero, non c’è nessuna iniziativa che la faccia ricordare o solo citare nelle cronache turistiche o culturali nazionali relegandola fra le curiosità piuttosto che fra le mete preferite, insomma Porto San Giorgio dal punto di vista turistico ha moltissimo da migliorare e da cambiare, iniziando con l’atteggiamento meno altezzoso dei suoi cittadini verso il turista e lo sviluppo di una vocazione al turismo che ora come ora è inesistente, anche fra gli addetti al settore.

Date queste premesse la cosa da chiedersi è come incrementare il flusso turistico con queste poche cose che rimangono, come e quando iniziare l’ormai irrinunciabile aggiornamento strategico per non rischiare di scivolare in classifica oltre la linea negativa di non ritorno, come è accaduto a tutte quelle località turistiche che credevano sufficiente ed eterno il solo essere sulla cartina geografica, non volendo comprendere per tempo che nulla resta tale per sempre, anche il più bel vestito del mondo dopo qualche anno perde di fascino e va cambiato, anche se ne siamo molto affezionati.

Laura Gioventù

lunedì 17 marzo 2014

Presentato alla stampa il progetto Imballi d'Autore

Presentato alla stampa il progetto Imballi d'Autore

In senso orario R. Vittori, L. Gioventù, G. Massucci e A. Marinangeli

La creatività chiama, la pubblica amministrazione risponde. Ma gli imprenditori? Dove sono, perché sono assenteisti quando si tratta di assumere un ruolo attivo per uscire dalla crisi?
È questo il preoccupante monito che ha lanciato ieri Laura Gioventù, presidente dell’associazione culturale no profit La Luce e i Sentieri, in una conferenza stampa all’interno della fiera fermana Tipicità 2014.

Nello scenario che più si presta per le Eccellenze e gli Imballi , la Gioventù presenta Imballi d’Autore, un progetto da lei ideato, capace di gareggiare con le altre proposte presentate per il bando regionale “I Giovani c’entrano. Officine della creatività” e di essere stata capace di ottenere il co-finanziamento della Regione Marche.

Un’iniziativa che mette insieme creatività, giovani, imprenditoria, formazione, occupazione, territorio e sue eccellenze. Ma se la Regione, i Comuni coinvolti (Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Porto Sant’Elpidio a Mare) e la Provincia di Fermo hanno dato il proprio supporto, ora economico ora logistico, la classe imprenditrice pare latitare. Eppure il progetto è pensato proprio per l’imprenditoria del fermano.

Ma di cosa si tratta?

Imballi d’Autore affronta un tema inedito benché fondamentale: la questione del packaging come veicolo di promozione turistica, commerciale e, insieme, culturale e artistica. Le nostre Eccellenze del Manifatturiero come dell’Agroalimentare viaggiano per il mondo in involucri che non raccontano la poesia e la ricchezza della terra che li ha prodotti. Il turista che acquista un paio di scarpe o un vino torna a casa con un prodotto eccellente il cui contenitore non amplifica l’unicità del prodotto. Imballi d’Autore vuole ovviare a questa lacuna ideando involucri capaci di raccontare in un sol colpo il territorio, l’eccellenza del prodotto, l’emozione di un viaggio.

“Il contenitore –spiega la Gioventù- non è solo un involucro asettico, ma può e deve diventare un vero e proprio veicolo comunicativo “Ambasciatore” del Territorio e strumento di Promozione Turistica Territoriale”.

Imballi d’Autore ha molte anime. Anzitutto è un concorso, dove studenti, giovani designer e artisti marchigiani sotto i 35 anni di età possono presentare la propria idea rappresentando il territorio e conferendo ulteriore valore al prodotto cui l’imballo è destinato. Poi è una mostra che dà spazio alla creatività giovanile offrendole una vetrina prestigiosa e ufficiale. È formazione perché il progetto prevede quattro workshop che abbiano come obiettivo quello di coniugare tecniche commerciali, strategie di marketing, ricerca dei materiali e analisi socio culturale degli acquisti. È occupazione in quanto l’iniziativa fornirebbe una occasione di lavoro retribuito a più di 20 giovani professionalità marchigiane che saranno impegnate a promuovere e organizzare la manifestazione.

Accanto alla presidente Gioventù, ieri sul palco, erano presenti, Rosanna Vittori, Assessore al lavoro e alle attività produttive della Provincia di Fermo, entusiasta del progetto che vede nei giovani uno dei più forti veicoli di creatività e promozione del territorio, Guglielmo Massucci, Assessore all’Agricoltura e al Turismo della Provincia di Fermo e Presidente dell’ Associazione Marca Fermana, il quale ha sottolineato l’importanza turistica di imballi concepiti in tale modo, e l’Assessore Provinciale di Fermo per le Politiche Comunitarie, l’Ingegnere Adolfo Marinangeli che vede nel progetto Imballi d’Autore il prototipo perfetto per le richieste di finanziamenti europei  per il settennato 2014-2020.

Si attende ora la risposta degli imprenditori del distretto produttivo fermano, uno dei più importanti e fiorenti delle Marche con le loro eccellenze conosciute anche oltre confine.
La mancanza d’intraprendenza della classe imprenditrice Fermana rischia d’essere una zavorra allo sviluppo economico del territorio, aspetto questo che lascia ancora più basiti se si pensa che a fare da apripista questa volta sono stati proprio gli Enti  Pubblici e non le varie associazioni di categoria.

Che la politica abbia più capacità imprenditoriale della stessa classe imprenditrice?

Emanuela Sabbatini

giovedì 23 maggio 2013

Turismo congressuale, istruzioni per l’uso!




Ogni tanto, e per proporre qualcosa che sembri una cosa praticabile, si avanza l’ipotesi di un “turismo congressuale” come alternativa economica alla crisi che sta costringendo tutti a cercare sempre nuove possibilità di incassi e di mantenimenti occupazionali, ma purtroppo, almeno per il territorio Fermano, prima che il turismo congressuale possa diventare un settore da grandi numeri, di tempo ne dovrà passare, ma non è solo la disponibilità di tempo che serve, servono ben altre cose per poter iniziare a sperare in incassi economici ed occupazionali decenti.

Non basta avere una sala per proporsi come territorio congressualmente disponibile, anzi la sala, o per meglio dire le sale, sono forse la cosa meno determinante per i congressi, ovvio che abbiano la loro importanza ma se oltre le sale non si hanno i servizi collegati, se la città o il territorio non ha quel fascino necessario per convincere le aziende o le imprese, se oltre le sale non ci sono trasporti e strade necessarie, se oltre le sale non ci sono posti letto sufficienti o solo ristoranti aperti, se dopo le sale l’atmosfera non è gradevole e accogliente, si può sognare di tutto meno un turismo congressuale come panacea per tutti i mali, e non sarà il dilettantismo a risollevare le sorti di un territorio poco attrezzato allo scopo come il nostro. Per sviluppare un turismo congressuale degno di un minimo di rispettabilità serve professionismo e serietà di intenti, non bastano alcuni prodotti enogastronimici per diventare sedi richieste per convegnistica e congressistica regionale, nazionale o internazionale.

Di recente a Fermo, zona industriale Girola, si è inaugurato il nuovo “Fermo Forum”, struttura con destinazioni fieristico-congressuali ed ancora in rodaggio, ma ascoltando certe riflessioni degli operatori turistici del Fermano, non si ha la sensazione che possa da sola aprire la strada per un turismo congressuale di una certa ragion d’essere, non tanto per le sue ridotte dimensioni, ma perché intorno non ha le strutture ricettive all'altezza per poter ospitare avvenimenti o eventi superiori a certi numeri, che per ora sono veramente scarsi nel loro non essere interessanti per investimenti economici decisivi.
Per capire meglio si dovrebbe spiegare approfonditamente punto su punto, ma per semplificare stiamo parlando di una ricettività alberghiera risibile, che non ha quel numero di posti letto tali da potersi candidare per congressi che superino i 100/150 ospiti, oppure parliamo di mancanza di strutture operative di contorno che non ci sono proprio, come studi di promozioni aziendali, studi grafici specializzati, service scenotecnica audio-luci, società di interpretariato, accoglienza ospiti, trasporti e parcheggi oltre decine di strutture operative analoghe.

Non si creano le condizioni per un turismo congressuale in due giorni, non basta dire palazzo dei congressi per dare inizio ai convegni, e non è intellettualmente onesto parlarne solo per dire qualcosa che non sia mera propaganda elettorale, e questo vale per tutto il Fermano, Fermo e Porto San Giorgio compresi.

Il turismo congressuale ha un fatturato notevole ma non per tutti, per le grandi città e per i territori di tradizione di certo, per la presenza di figure professionali adeguate o per possibilità di collegare i congressi ad altre tipologie di turismo, non bastano i soliti politici locali senza conoscenza specifica per parlare di turismo congressuale, e prima di poterne parlare sarebbe indispensabile dare vita all'ipotesi organizzando almeno una conferenza dei servizi territoriali, altrimenti sono e resteranno solo belle intenzioni ma senza altra finalità diversa dalla propaganda elettorale.

Laura Gioventù

__________________
LA LUCE E I SENTIERI
Associazione Culturale
info@lucesentieri.com

martedì 14 maggio 2013

Per Paolo Calcinaro...si può dare di più, crisi permettendo...


La politica vista attraverso lo sport del calcio, vittorie e sconfitte, regole del gioco, calci di rigore, Inni Nazionali e tempi supplementari, ritiri, allenamenti e ingaggi. Ne abbiamo parlato con Paolo Calcinaro, assessore allo sport e alle politiche sociali del Comune di Fermo e grande appassionato di sport.




lunedì 13 maggio 2013

Donne & Lavoro. Orgoglio senza pregiudizi secondo Daniela Minnetti


Abbiamo incontrato Daniela Minnetti, consigliere comunale di Porto San Giorgio (FM) e con lei abbiamo affrontato il discorso sul rapporto tra donne e lavoro.






sabato 11 maggio 2013

Speakers’Corner

FESTIVAL DELLA POLEMICA E DELLA RETORICA, 
ovvero le parole sono pietre, ma troppe volte anche coriandoli





Polemica: Atteggiamento e comportamento verbale che tende a contrastare dialetticamente le opinioni altrui che non condividiamo.

Retorica: L’arte di saper parlare, specialmente in pubblico, che tende a persuadere, con l’uso delle più raffinate capacità dialettiche, chi non ha una buona opinione delle nostre idee o dei nostri proponimenti.

PREMESSE e SCOPI
Ad ogni tornata elettorale, prima durante e dopo un importante avvenimento sportivo, a seguito di un programma televisivo di successo, o solo durante la passeggiata della domenica mattina, possiamo vedere e sentire distintamente l’espandersi e l’imporsi, su tutto e su tutti, oltre sulla stessa importanza dell’avvenimento in discussione, i segnali di queste due fondamentali attività mentali e verbali dell’essere umano, Polemica e Retorica, talmente connaturate nel condizionare il comportamento pubblico e privato, al punto che tutti noi ne siamo, allo stesso tempo, vittime e carnefici.
Anche la nostra piccola comunità Regionale o cittadina che sia ne è contagiata, anzi si direbbe sia fra le più assidue frequentatrici della Polemica e della Retorica,e lo si può benissimo vedere dall'accanimento che si è riscontrato durante le recenti elezioni comunali.
Per cui non è superfluo, nè scontato, analizzare i tempi ed i modi con i quali, la Polemica e la Retorica, diventano padrone incontrastate del nostro comunicare sociale.
E per fare questo si è pensato ad un Festival apposito, nel quale filosofi, comunicatori,provocatori di professione o solo per diletto, e semplici cittadini, attraverso diverse e studiate attività, oltre a mostre e a proiezioni di film, ne parlano e provano a praticarle cercando di coniugare studio e spettacolo, proprio per dimostrare che queste due forme verbali possono essere guarite nella loro essenza negativa, ma al tempo stesso sono portatrici di valori e di valenze spettacolari positive se evidenziate nei modi giusti.
Oltre agli interventi degli esperti, alle mostre collegate, e agli spettacoli previsti, il“momento” più importante del Festival dovrebbe essere rappresentato dalla possibilità, per chiunque lo voglia, di avere un suo “spazio”a tempo, dal quale poter esprimere la propria opinione a tutti coloro che saranno interessati ad ascoltarlo, e questi spazi, una decina sparsi per la città, li chiameremo Speakers’Corner, e saranno semplicemente dei piccoli spazi ove, sopra una piccola struttura a forma di cassetta della frutta stilizzata, un microfono e due casse acustiche, una persona per volta possa, con un tempo stabilito, dare prova di retorica e di polemica, e ogni spazio dovrebbe essere patrocinato da uno sponsor.
Durante la manifestazione sono previste conferenze sul tema e sui rapporti fra Polemica e Retorica e Arte o Letteratura, anche grazie a performance di attori o artisti.

                                                                                                                             ©  tutti i diritti riservati
__________________
LA LUCE E I SENTIERI
Associazione Culturale
info@lucesentieri.com

lunedì 6 maggio 2013

venerdì 3 maggio 2013

La solidarietà, il punto di vista di Elisabetta Baldassarri


Abbiamo incontrato Elisabetta Baldassarri, consigliere comunale di Porto San Giorgio (FM) ed abbiamo parlato di volontariato e solidarietà umana. 
Qual è la differenza fra solidarietà ed elemosina?
Qual'è il limite, la linea di confine, fra l'essere dei volontari al 100%, per cui non retribuiti, e l'essere invece dei finti volontari pagati a prestazione?





Primo Maggio in fotocopia


In occasione del Primo Maggio abbiamo, come moltissime altre persone, frequentato le iniziative che i singoli comuni della costa Fermana avevano allestito, e ne abbiamo ricavato una sensazione abbastanza evidente che, se da una parte dimostra una certa “vitalità” in quanto a sforzi per iniziative di intrattenimento spettacolare, dall'altra evidenzia una totale mancanza di coordinamento locale, al punto che alla fine la situazione diventa paradossalmente disomogenea senza essere originale.

Ci sembra che le singole amministrazioni locali siano slegate fra loro e più interessate a riempire le loro piazze o le loro strade di folla, non tanto per offrire un servizio o una proposta culturale innovativa, ma solo per sperare che il numero elevato possa incidere nella vendita di beni materiali e gastronomici tali da diventare interessanti per i commercianti, generando uno sperato effetto volano, che possa dare vita ad altre sinergie, ma purtroppo le proposte fra comuni poco distanti fra loro, appaiono sempre più simili al punto da diventare identiche.

Si sta assistendo ad un brutto effetto fotocopia, e si pensa che basti qualche bancarella, oppure ripetere nel proprio paese ciò che gli altri allestiscono, per creare l’effetto “evento” che tutti stanno cercando, ma che nella realtà nessuno riesce a realizzare.

Oppure si assiste alla mancanza di pubblico perché in quello stesso momento in altre città limitrofe ci sono altre proposte similari, per cui alla fine le persone non ci partecipano anche se vorrebbero farlo.

Ci sembra che tutti questi sforzi organizzativi ed economici alla fine non raggiungono risultati apprezzabili, oppure bisognerebbe dire che tutti questi sforzi e tutti questi soldi potrebbero essere gestiti ed indirizzati molto meglio se solo le città del territorio non andassero all'appuntamento di Maggio ognuno per proprio conto, ognuno pensando al suo piccolo interesse, ognuno cercando di fare concorrenza agli altri, ben sapendo che poi non riuscirebbe a farla comunque, mentre la logica e la pratica dovrebbero suggerire agli amministratori locali di cooperare fra loro organizzando insieme appuntamenti e manifestazioni di livello superiore, tenendo presente le diverse caratteristiche cittadine, la logistica e l’accoglienza migliori in quanto a spazi e servizi, perché creare dei doppioni al solo scopo di confondere la gente non serve a nessuno, e non si arriverà mai ad offrire una proposta turistica che sia territoriale e non solo cittadina.

Noi abbiamo proposto di iniziare questo percorso mentale dando almeno un nome al territorio Fermano sulla costa, e proponemmo il nome di “Riviera dei Colli” sia per identificare la zona sia per dare un segno di appartenenza sociale, per poi proseguire con una conferenza dei servizi turistico-culturali, allargata ai sette comuni della costa Fermana, proprio per organizzare su scala territoriale iniziate spettacolari che possano diventare “Eventi” e non solo episodi, riproponiamo alla luce delle considerazioni fatte la proposta, perché pensiamo che sia la sola possibilità di realizzare iniziative di un certo respiro, viste le poche disponibilità economiche presenti e visto che poi alla fine la risposta alle necessità culturali è territoriale e mai solo cittadina.

LA LUCE E I SENTIERI
Associazione Culturale
info@lucesentieri.com

La Riviera dei Colli.
http://www.laprimapagina.it/2012/10/fermo-qui-la-riviera-dei-colli/




martedì 16 aprile 2013

Il futuro si cucina a tavola, due chiacchiere insieme a Matteo Perticari

Ospiti presso il suo negozio di degustazione e vendita di pasta fresca a Porto San Giorgio, abbiamo rivolto a Matteo Perticari - uno dei titolari - alcune domande circa la cultura per il cibo e le eccellenze alimentari Marchigiane. Se è vero che "siamo ciò che mangiamo" allora che cosa mangiano i Marchigiani per essere così laboriosi e pragmatici, ma allo stesso tempo così permalosi e cocciuti?...e poi, nel fare la spesa, qualità e prezzo sono due valori che hanno un comune denominatore oppure percorrono strade diverse?...






martedì 9 aprile 2013

"eccolo là il nemico, è alle spalle"



Riproponiamo una delle scene più significative del film "UOMINI CONTRO" di Francesco Rosi, con Gian Maria Volontè. Un film a sua volta tratto dal libro "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. L'altipiano è quello di Asiago, la guerra è quella del 1915-1918.

L`ottuso generale Leone (Alain Cuny) manda prima a morire dei soldati protetti con inutili corazze (il cui scopo sarebbe stato di proteggerli mentre tagliavano i fil spinati con le pinze) e poi, nonostante il fallimento di questa manovra, manda i suoi soldati all'attacco. Persino i nemici non ne possono più della mattanza (basta soldato italiano non ti fare uccidere così).... perchè come dice il grande Volontè "eccolo là il nemico, è alle spalle".



mercoledì 3 aprile 2013

Metti una riunione a cena. Tutto fa "brodo" per fare turismo e commercio a Porto San Giorgio


Spesso si dice che tutto faccia "brodo" per fare turismo e commercio...ecco la "ricetta" di Catia Ciabattoni - assessore attività produttive del Comune di Porto San Giorgio - per risollevare le sorti turistico-commerciali della città.



lunedì 1 aprile 2013

Migrante-mente



Qual'è la cosa sui migranti che noi Italiani non abbiamo ancora capito?
In che percentuale, noi Italiani, ci dobbiamo sentire colpevoli dei molti morti nel Mediterraneo? Quesiti importanti sui quali probabilmente non si riflette mai abbastanza ed ai quali abbiamo tentato di dare alcune risposte insieme a Marcela Coman.



venerdì 29 marzo 2013

Movimento 5 Stelle, perché non se ne è parlato ancora abbastanza



Che cosa ancora non si è detto del Movimento 5 Stelle e che cosa non si dirà mai? 

Senza dare nulla per scontato, abbiamo incontrato Marco Costi - attivista 5 Stelle - per parlare della trasparenza, delle alleanze, e della vittoria esaltante, ma anche inaspettata, da dover gestire.








giovedì 4 ottobre 2012

“La Riviera dei Colli”

La Riviera dei Colli
Comunicato Stampa




Premesse e Scopi
  
La recente imposizione del Governo di ridurre le Province Italiane ha costretto gli amministratori delle tre Province delle Marche meridionali, Ascoli, Fermo e Macerata (rigorosamente in ordine alfabetico) a dover riconsiderare i tre territori come un solo territorio, molto più esteso, con l’accorpamento anche più numeroso in quanto al numero degli abitanti, ma decisamente diverso dal punto di vista degli agglomerati urbani che lo comporranno.
Nell’analizzare l’insieme della nuova mega Provincia, non si può non notare, come la percentuale maggiore dei suoi abitanti viva e produca principalmente a ridosso del litorale marino, sia per le migliori condizioni atmosferiche, sia per un sistema stradale che penalizza moltissimo tutta la parte a monte della Provincia, a causa di strade e collegamenti ferroviari poco funzionali per il movimento, sia delle merci sia delle persone.
La seconda considerazione è che, la grande densità abitativa del litorale, nei confronti di quella collinare - montana, determina un cambiamento degli equilibri urbani, fra i tre capoluoghi di provincia  esistenti, e le nuove realtà cittadine che ne stanno prendendo il posto. Nel prossimo futuro, e non tanto lontano, Ascoli verrà superata, sia per abitanti sia per capacità produttive e turistiche dall’accoppiata San Benedetto del Tronto-Grottammare, che già ora possono vantare insieme una popolazione di ben 63.914 abitanti, contro i soli 51.168 di Ascoli, con un saldo attivo di + 12.746 abitanti.
Stesso discorso vale per Macerata che, con i suoi 43.019 abitanti, è staccata dal duo Civitanova Marche – Porto Potenza Picena che, con i loro 56.897, la superano con un saldo attivo di +13.878.
Per quanto riguarda Fermo la situazione è, se possibile, ancora più squilibrata, perché con i suoi 37.834 abitanti, viene superata dal duo Elpidiense (Porto Sant’Elpidio - Sant’Elpidio a Mare) che insieme hanno 42.869 abitanti, per cui un +5.035. Se poi, a questi numeri, si volessero aggiungere quelli di Porto San Giorgio, il saldo attivo sarebbe ancora più evidente, in quanto Porto San Giorgio ha ben 16.384 abitanti.
Visti i numeri, non sarebbe difficile pronosticare un prepensionamento da capoluogo per le tre città storiche (Ascoli-Fermo-Macerata) e questo porrebbe però dei nuovi problemi di condivisione dei territori fra le nuove città emergenti. Problemi che, per quello che riguardano la costa “Fermana” potrebbero venir risolti da una proposta politico-territoriale nuova e realizzabile, a condizione che le diverse amministrazioni e i diversi “campanili” trovino gli accordi e le scelte comuni condivisibili e applicabili nel breve periodo.
La proposta potrebbe interessare i comuni seguenti: Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Monte Urano, Fermo, Porto San Giorgio e Pedaso, ossia i comuni che vanno dal Chienti all’Aso, un territorio così popolato che per l’insieme dei loro abitanti è da considerarsi una vera super città per quello che riguarda la Regione Marche, visto che stiamo parlando di ben 121.668 abitanti, molti di più della stessa Ancora.

La proposta è semplicemente quella di dare vita ad una “associazione fra comuni rivieraschi” che si potrebbe chiamare

“LA RIVIERA DEI COLLI”,

ossia una denominazione unica che sappia raccogliere, nel nome della migliore caratteristica ambientale delle Marche - i suoi meravigliosi colli - una sola struttura comune che raccolga al suo interno tutti gli attori principali del litorale Fermano. Una struttura comune per ideare, organizzare e realizzare iniziative culturali, turistiche, commerciali e promozionali allo scopo di ottimizzare e migliorare sia la logistica sia il calendario degli eventi, singoli ma anche comuni, fra le città stesse della Riviera dei Colli, usando una immagine collettiva, che possa permettere a tutto questo territorio - per ora unito anche con paesi della montagna che di certo non hanno i loro stessi problemi - di identificarsi attraverso una denominazione geografica significativa grazie alla quale proporsi in maniera più adeguata, più professionale ed innovativa, nel mercato del turismo mondiale, degli eventi fieristici e spettacolari, per i grandi eventi religiosi e sportivi, tramite sinergie e coordinamenti comuni e più adeguati per sfruttare al meglio tutte le risorse esistenti, e quelle che nel prossimo futuro si potrebbero realizzare.

Per cui una “Riviera dei Colli” con un'unica immagine, un’unica strategia turistica comune, un'unica centrale operativa per i grandi eventi o solo per la formazione del personale turistico necessario.
A questo scopo, l’Associazione Culturale “La Luce e i Sentieri” lancia la proposta, e si offre come strumento organizzativo, per una conferenza specifica fra amministratori, operatori culturali e turistici, aziende commerciali e industriali, per stabilire un percorso che porti alla fondazione della Riviera dei Colli.
Conferenza che, partendo proprio da quel nostro intento di andare oltre, possa raggiungere il risultato di associare i sette comuni sopra elencati, che possa essere la risposta migliore ad un accorpamento fra Province non da tutti auspicato, e che possa inoltre generare quelle sinergie economiche che i singoli comuni, agendo in proprio e sempre da soli, non potrebbero mai generare.

Proponiamo agli amministratori dei comuni interessati di farsi promotori in prima persona di questa conferenza programmatica, e non mancando né i luoghi né le buone intenzioni, possano dare vita da subito ad un tavolo di lavoro in quella direzione fornendo almeno un luogo fisico presso il quale svolgere la conferenza stessa.


La Luce e i Sentieri
Associazione Culturale
  ©  tutti i diritti riservati

Rassegna Stampa:
Pubblicato su ... laprimapagina.it e sul Corriere Adriatico Edizione di Fermo del 4/10/2012




giovedì 27 settembre 2012

La Luce e i Sentieri Associazione Culturale

La Luce e i Sentieri
Associazione Culturale




Dopo l’esperienza di “Gioventù per San Giorgio”, e come promesso nel nostro saluto agli elettori, si è costituita, in questi giorni a Fermo, “ LA LUCE E I SENTIERI” una associazione culturale che non si prefigge di fare miracoli, ne tanto meno promettere di cambiare il corso delle stagioni ma, molto più semplicemente, cercare di sviluppare e, possibilmente, di migliorare la vita di ognuno di noi, grazie alle iniziative culturali e sociali che si potranno realizzare, da prima nel territorio della Provincia di Fermo, e poi anche nel territorio Regionale e Nazionale.

Abbiamo il desiderio di poter andare oltre la siepe della conoscenza, così ben descritta dal Leopardi,  vorremmo spingere il nostro sguardo oltre i preconcetti e le barriere ideologiche che, solo per principi troppo spesso incomprensibili, impediscono gli scambi culturali e le positive contaminazioni sociali che hanno fatto del nostro paese quel Luogo Ideale della Cultura e della Bellezza, che in tanti nel mondo cercano di copiare e di imitare.

Portiamo in dote molte idee, la voglia di realizzarle e il sogno che attraverso la loro realizzazione ci possa essere sviluppo e lavoro per molte persone, ragazzi e ragazze, ma anche persone meno giovani, che attraverso la loro futura opera, ed impegno,  possano sentirsi realizzati sia per un lavoro che li/le gratifichi, sia per una sicurezza economica personale basata anche sul sentirsi parte attiva della società.

Vorremmo collaborare con gli Enti e le Amministrazioni della Provincia di Fermo, per iniziare,  senza doverci porre il quesito se sia politicamente corretto farlo o se sia doveroso farlo per mantenerne le simpatie politiche, perché crediamo fortemente che la Cultura, le iniziative sociali, gli eventi promozionali, soffrano per la presenza di una politica troppo opprimente, troppo invadente, mentre potrebbero evolversi verso traguardi insperati dimostrando, fra l’altro, che la politica, se fatta bene, da impulso e non la castrazione alle proposte culturali.

Ci piacerebbe che “LA LUCE E I SENTIERI” possa diventare un riferimento, una pietra di paragone, una certezza sulla quale contare nel momento di ipotizzare proposte interessanti per i cittadini, e che chiunque volesse proporre iniziative, possa, anche con il nostro aiuto, poterle realizzare.

Un sentiero, se ben illuminato, è sicuramente una strada che arriverà ad un traguardo, e quel traguardo è sempre davanti a noi e mai alle nostre spalle, per cui vorremmo sempre guardare avanti, oltre, di fronte, e superare le difficoltà ricorrendo al massimo della fantasia possibile, e per farlo cercheremo di usare ciò che ogni uomo e ogni donna possiede fin dalla nascita, una mente in grado di pensare.

Noi tutti siamo certi che ogni viaggio inizi con un primo passo, ma contemporaneamente nulla vieta di poterlo illuminare, permettendo a chi viaggia di migliorare la sua marcia e avere le migliori possibilità di arrivare.

Avremmo potuto stupirvi con effetti speciali, come raccontava una passata pubblicità, abbiamo voluto invece parlarvi con semplicità, come si parla davanti ad un falò nei giorni interiori più belli da vivere, ma non ci nascondiamo dietro false speranze, la strada sarà difficile ma noi siamo in grado di poter arrivare.

Il Presidente Laura Gioventù


Pubblicato su ... informazione.tv
Pubblicato su ... lindiscreto.it