Autobus panoramici e motofette.
di Laura Gioventù
Ieri sera ho incontrato due ragazzi, miei amici.
I soliti Fidanzati Storici di cui la nostra Provincia è satura,
di quelli che “stanno insieme da bambini” e ora pare stiano per andare a convivere. Pare, perché lei, smaniosa come tutte le donne delle nostre parti, si vorrebbe sposare, accasare suona meglio,
e lui al solo sentirselo chiedere,
chiedere è solo un eufemismo sarebbe giusto dire comandare,
per poco non collassata, si è fatto prendere dallo spavento e, per la solita codardia tutta maschile, al grido di…non sono pronto per un passo del genere…. cosa ha fatto di edificante?….l’ha mollata…
si ma solo per due giorni… poi,
preso dai soliti rimorsi tutti maschili, chiamasi anche confusione aggravata, è tornato sui suoi passi, ha chiesto scusa per la reazione e per farsi perdonare le ha offerto un bel fine settimana a Roma.
La promessa di matrimonio ancora no, ma la vacanza a Roma almeno si.
E ci mancherebbe pure, era il minimo che potesse fare per farsi perdonare.
E poi, diciamoci la verità, che pizza ‘sto Porto San Giorgio.
Basta! Non se ne può più di passeggiare su e giù per il lungomare come i pesci rossi nella vasca!
Ma la cosa più originale e buffa della storia è che sono andati a Roma con la corriera.
- Con la corriera?
- Ma non potevano prendere la macchina?
- E perché, ci sono autobus che vanno a Roma?
La corriera?…si perché ci sono due compagnie di viaggio con otto corse al giorno. In pratica ne parte uno ogni ora e mezza.
La corriera?…si perché non volevano preoccuparsi del parcheggio e stressarsi con il traffico, e poi la strada e il rischio…
La corriera?…si, e si sono trovati benissimo.
Sono stati come dei pascià.
Ma, secondo te, pascià è un principe o un sultano? Da dove sarà mai nato questo modo di dire? Hum …. Chissà … vabbè
… comunque, le tre ore di viaggio sono praticamente volate.
Hanno dormicchiato un po’, lei ha letto un libro e lui ha ascoltato un po’ di musica. Si sono alzati alle 5 del mattino, ma tanto è estate e con il caldo comunque non si riesce a dormire. Ed alle nove, puntuali, sono arrivati a Roma Capoccia.
- Una volta arrivati a destino, come hanno fatto per spostarsi?
Semplice, arrivati alla Stazione Termini hanno trovato un punto informativo e pure un’edicola che vende i biglietti della metropolitana. Con pochi passi a piedi sono arrivati alla metropolitana. Insieme ai biglietti della metropolitana l’edicolante gli ha fornito una piantina della città e già sapevano dove scendere e salire, che cosa vedere e che cosa evitare.
Pazzesco!
Non avevano nemmeno prenotato l’albergo ma, al punto informativo, hanno trovato una ragazza tanto “servizievole” che vedendoli con la faccia da “squattrinati” li ha sistemati in un albergo che con 45euro ha dato loro una “doppia” e se la sono cavata.
Aria condizionata e prima colazione.
Pulitissimo, e per dirlo lei che fa sempre la “schicchignosa”…!
Tra metro, autobus e “motofette” in due giorni hanno visto parecchie cose!
- Con le che?
Le “motofette”! Sì, sì, a piedi,
ma da dove vieni, da Porto San Giorgio che non hai mai sentito questo termine???? Roma è tutta in pianura, a parte sette colli e altri “montarozzi” vari, ma tutto scalabile a piedi, mica come Fermo! Ed è meno faticoso spostarsi a piedi.
Insomma, si sono divertiti da morire, hanno conosciuto un po’ di mondo, si son fatti le coccole e hanno fatto la pace. Meglio di così non poteva andare!…anche la pizza a Trastevere hanno mangiato.
E mentre ascoltavo il racconto che mi facevano riflettevo su un paradosso.
La scorsa settimana, è venuto un nostro amico di Roma, per trascorrere qualche giorno nella nostra Provincia, e anche lui è arrivato con il pullman.
Sì, perché da e per Roma tanti ne partono e altrettanti ne arrivano.
- Tutta testa, non pensavo!
Lui, vivendo nella capitale è molto abituato a spostarsi con i mezzi pubblici, e non aveva voglia di guidare ma solo di riposarsi. E invece si è solo incazzato.
- Perché?
Perché non pensava che per andare da Sant’Elpidio a Mare a Fermo devi fare l’autostop. Per spostarti da Fermo a Servigliano devi sperare che qualche amico ti carichi in auto.
Da Porto Sant’Elpidio a Porto San Giorgio tra un autobus e l’altro devi aspettare minimo un’ora.
E più si va verso l’interno e più la situazione peggiora.
Per andare a Ortezzano oppure a Falerone devi solo pregare in un miracolo o in qualche Santo.
- Direte voi … non poteva noleggiare una macchina?
Certo, è un’ottima idea, ma se si conoscono le strade e i posti!
Ha provato anche a chiedere a degli amici che ha in zona ed ha scoperto che spesso noi marchigiani non conosciamo nemmeno i nostri paesi.
Che tristezza!
Poi mi ha raccontato che faceva caldo e voleva prender fiato in un bar.
Ma anche qui, dopo aver chiesto più volte dell’acqua minerale naturale, gli hanno portato l’acqua gassata e per di più pure calda. Senza un vassoio e senza nemmeno un tovagliolino.
Non è che a Roma siano tutte rose e fiori, ma si sperava che la famosa accoglienza delle Marche Sporche fosse una realtà mentre invece si è rivelata la solita leggenda Provinciale.
Eppure noi marchigiani, da turisti, siamo tanto esigenti, e come mai allora i nostri, di turisti, li mettiamo nella condizione di stare male al punto da volerli cacciare via?
Sembriamo infastiditi se non addirittura scocciati dalla loro presenza. Noi ci troviamo molto bene da loro ma non succede altrettanto per loro da noi … eppure i nostri emigrati hanno contribuito molto alla bellezza di posti come Roma, anche dal punto di vista turistico, ma nella nostra terra non riusciamo a fare la stessa cosa quando dovremmo addirittura dare il massimo.
E’ inutile avere le spiagge con le bandiere blu, verdi e arancioni, i teatri, le chiese e l’arte, le colline e la natura, le mostre e gli eventi culturali se poi non sappiamo che cosa abbiamo persino a due metri dal naso e non conosciamo nemmeno il paese dove viviamo.
Abbiamo imparato a fare le scarpe, ma perché continuiamo a passare le sole?
Eppure, basterebbe così poco. Volete un esempio?… bene, eccovelo!
Già in altre città lo fanno, a Londra, per esempio, ma anche nella stessa Roma.
Oltre ai soliti e molteplici servizi di trasporto pubblico, inesistenti dalle nostre parti, nelle arterie più importanti e davanti ai siti turistici di maggiore risonanza, passano dei pullman aperti, la gente da seduta può ammirare il panorama seguendo un percorso studiato proprio per chi avrebbe difficoltà per trovare presto certi luoghi turistici. Oltre al costo ragionevole la vera comodità è vedere ed ascoltare guide turistiche che spiegano i luoghi e danno le indicazioni migliori per altri percorsi, culinari e di acquisti compresi … insomma un vero servizio per il turista …. Perché la Provincia di Fermo, che potrebbe fare altrettanto mettendo a disposizione un pullman di quelli a due piani, sta cosa non la fa??
Hai presente un autobus cabrio? Sì, sì, proprio quello!
Una corriera che si muova dal mare alla collina fino alla montagna, attraversando tutta la Marca Fermana, dove i turisti si possano sedere al piano superiore e godere della vista del nostro paesaggio meraviglioso, spiegato e commentato da una guida turistica.
Prendiamo tutti i laureati in Beni Culturali che stanno a spasso perché non trovano lavoro e diamo loro questa occasione per sviluppare una idea fino a farla diventare realtà! Costerebbe anche poco se ci fossero privati interessati alla pubblicità …
e poi, ma vuoi mettere che cosa sarebbe osservare il nostro splendido panorama dall’alto?!?!… vedere la dolcezza del paesaggio mentre oltre la siepe non copre più l’infinito ma lo mostra in salsa marchigiana???
Si potrebbero organizzare pullman che servano anche per i più piccoli.
I bambini impazzirebbero solo all’idea e le mamme di questi piccoli turisti sarebbero ben contente di affidare i loro pupi a guide e animatori motivati e sorridenti, in fondo è ricchezza che si crea mica rapine a mano armata.
Stesso discorso per chi l’età la tiene d’argento ma non vuole stare tutto il giorno a ciondolarsi fra bagnanti e passeggiate senza carte da giocare.
Ma la vera “figata” (si può dire, no?) sarebbe quella di organizzare giri notturni per i turisti esigenti ma rispettosi dell’ambiente, tra le suggestioni delle luci della notte e la scoperta di antiche vestigia medioevali di sicuro sarebbero contenti per l’unicità della proposta e del risultato…. Sarebbe uno spettacolo davvero unico!
- E si potrebbero studiare itinerari diversi per i diversi pubblici.
Certo che si potrebbe.
Ci ho riflettuto parecchio e credo che sia il nostro stesso orgoglio che ci invalida! Altrimenti, com’è possibile che nessuno ci abbia mai pensato?
Mi dirai pure che qualcosa è stato organizzato, ma sono i soliti bus con il tetto per gli anziani che vanno alle terme.
Niente da obiettare, anzi, ci mancherebbe pure, ma io sto parlando di un’altra cosa!
Non si sta parlando di fare grandi studi di marketing. Non dobbiamo mettere in piedi grandi organizzazioni. Non dobbiamo costruire strade, alberghi e residence. Abbiamo già tutto, allora sfruttiamolo!
Dobbiamo solo cambiare la prospettiva, cambiare il punto di vista dal quale vediamo o non vediamo il mondo che si evolve.
Dobbiamo cambiare il punto di vista! Ma che cosa stiamo aspettiamo? Che passino gli anni e pure le voglie? La Provincia non ha un autobus decappottato? Non sarebbe una spesa insostenibile e comunque potremmo pure farcene prestare uno dal Comune di Roma? Gratuitamente! E perché no? In cambio potremmo offrire ogni mese ai turisti capitolini un giro turistico mensile per i loro bambini! … insomma il pullman non sarebbe il problema … il problema non è un pullman ma la direzione che si vuole dare alla proposta e alla strategia turistica della Provincia di Fermo.
Abbiamo imparato a fare le scarpe, perché continuiamo a passare sole?
Mi auguro che VOLONTA’ POLITICA non sia troppo presa da PROVINCIA, che oramai è grandicella e cammina da sola, per corteggiare e conquistare NUOVA IDEA. Prima che questa gli metta le corna con una PROVINCIA più intraprendente!
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