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martedì 25 novembre 2014

Piazze o Piazzate?



C’è a Porto San Giorgio un alto tasso di litigiosità in questo fine novembre di crisi economica, si litiga fra vicini politici ma anche fra amministratori e funzionari comunali, fra indigeni e stranieri, come pure fra chi ha ruolo e chi non lo tiene, insomma si cerca di non annoiare la popolazione già annoiata di suo  per come vanno certe cose pubbliche.

Litigano Antonello Cossiri. capogruppo del PD al Comune di Porto San Giorgio, con Maurizio Di Cosmo, segretario generale della CGIL di Fermo, sulla presunta vendita di una parte cospicua della San Giorgio Energie srl.

Litigano Andrea Agostini, ex sindaco della stessa Porto San Giorgio, e Gualberto Vitali Rosati consigliere autonomo di non si sa più quale frangia politica, una volta sodali nella stessa Giunta, ma ora come "cani" in cerca di un osso da spolpare intravedendo all'orizzonte succulenti elezioni verso le quali buttarsi a capofitto.

Litigano Valerio Vesprini, assessore a non si sa bene cosa, con il comandante della polizia municipale Giovanni Paris per certe telecamere che a volte funzionano quando serve di fare propaganda politica, e non funzionano quando servono ghiotte occasioni per dare ai giornali informazioni riservate sulla in-sicurezza cittadina.

Litigano anche le categorie degli ambulanti con l’assessorato al commercio, per essersi sentiti chiedere tanti soldi per lo spazio da occupare mentre ai  "Vù Cumprà" è stato dato in forma gratuita, al massimo con qualche pseudo allontanamento coatto e inutile visto il loro alto numero.

Insomma a Porto San Giorgio si litiga che è un piacere e in mancanza di una vera piazza cittadina, abbiamo in alternativa una serie di piazzate umoristiche e pericolose, visto che a volte trattano di frattaglie dialettiche fra ex amici di cordata, ma altre volte trattano la sicurezza che manca e che i cittadini invece credono ci sia. E se a teatro le piazzate fanno spettacolo, in piazza, le stesse piazzate, sono il segnale di malumori e di inadeguatezze che non si sa chi possa risolvere.
Sempre però tenendo presente che “fra ca' non ce se muccica”.

Gioventù per San Giorgio
gioventupersangiorgio@gmail.com


lunedì 20 ottobre 2014

Cessione o Vendita? Maggioranza o Opposizione?



La cessione, proposta dal Comune di Porto San Giorgio, della San Giorgio Energie Srl  fa emergere un panorama politico che più deludente di così non si potrebbe.

Senza numeri e parametri ufficiali che non sembrano esistere o, peggio ancora, non vengono divulgati, non siamo in grado di poter giudicare la possibile vendita o cessione della partecipata comunale per cui ne sospendiamo il giudizio, ma sul rapporto maggioranza-opposizione non servono troppi numeri per avere una opinione sull'assurdità di certe dinamiche.

Partiamo dalla presunta minoranza in Consiglio Comunale, che nei fatti si traduce in un uomo solo che tenta di sostenerla, mentre gli altri presunti oppositori sono andati in vacanza praticamente il giorno dopo i risultati elettorali, facendo mancare al dibattito politico e amministrativo la loro voce, e a questo punto ci si chiede che senso ci possa essere nell'avere dei consiglieri spesso assenti fisicamente ma spessissimo assenti anche mentalmente, e che valore possa esserci nell'economia generale che ci sia una sola persona, Andrea Agostini, che tenga solo sulle sue spalle la baracca oppositoria. Una possibile soluzione sarebbe magari quella di mandare in Consiglio Comunale solo quelli che hanno voglia di creare una vera opposizione e non solo figure folkloristiche delle quali si perdono le tracce per mesi, o per anni.

La seconda considerazione riguarda la maggioranza la quale, per pareggiare l’irruenza del solitario oppositore, deve usare tutti gli assessori di Giunta e tutti i Consiglieri di maggioranza e tutti insieme contemporaneamente, perché se presi singolarmente non sembrano attrezzati per sostenere mansioni e ruoli superiori alle loro scarse risorse ideologiche e forze politiche, e che solo nello stare uniti traggono l’energia, non troppa però, per tenere testa all'unico oppositore, ed è nostra convinzione che singolarmente nessuno di questi saprebbe vincere lo scontro “uno contro uno” contro Andrea Agostini, come del resto lo stesso Andrea Agostini avrebbe molte difficoltà se lo scontro si spostasse su argomenti, tipo Cultura e Strategie turistiche, diversi dal codice civile, o dalle delibere di Giunta delle quali è ferratissimo. Del resto, poi, il basso livello di questi Assessori e Consiglieri, dal punto di vista politico, lo si evince considerando che senza un partito alle spalle non saprebbero come venir rieletti, oppure di non saper gestire una rielezione tramite lista civica da loro stessi creata e gestita, per cui la sensazione che Andrea Agostini da solo valga tutta la Giunta sta diventando forte.

Ma anche questo non basta per cambiare la situazione, e vedendo come i cittadini di Porto San Giorgio stiano diventando molto più critici del solito verso l’ Amministrazione Comunale in carica - molto di più che non al suo insediamento - ci fa capire che la luna di miele fra elettori ed eletti è finita e le “smancerie” e le finte trasparenze usate da certi Assessori non danno più i risultati di una volta. Ecco allora che, il tanto vantato “avere tutto sotto controllo” o il divertente “ci stiamo lavorando” è solo un modo umoristico per non confessare le carenze strutturali che vogliono nascondere, e questo ci fa pensare che, se le varie opposizioni si decidessero veramente a fare massa comune, intendiamo liste civiche e movimenti vari, forse per la Giunta Comunale eletta in epoca Bersaniana, ed ora inadeguata nell'era Renziana, ci potrebbero essere brutte novità, e forse decisive, per il suo destino, ma finché le opposizioni continueranno a far felice la Giunta viaggiando separate non cambierà nulla, e continueremo a tenere sulle loro poltrone assessori inadeguati e un sindaco che di politico ha ben poco tanto è interessato a fare a testate con l’unico l’oppositore presente in Consiglio Comunale.

È nostra convinzione che una opposizione seria migliorerebbe di molto la qualità della vita politica cittadina, e forse renderebbe meno avvilente vedere come piano piano si stia scivolando verso il basso della classifica mentre in tutti ci sarebbe la voglia di primeggiare.

L’invito a fare opposizione comune è lanciato, non certo verso chi si crede maggioranza, ma verso chi resta a guardare le stelle al Circo Massimo e lo scontro a Porto San Giorgio senza intervenire rimanendo nella propria fetta elettorale orgogliosa di non avere alleanze, e verso chi interviene sempre e comunque in solitaria per non perdere l’esclusiva di restare l’unico oppositore per mero calcolo, più che politico … mentale.


Gioventù per San Giorgio
gioventupersangiorgio@gmail.com


martedì 22 ottobre 2013

I numeri vanno bene, ma i criteri per giudicarli?

"Guerra di numeri a PSG", olio su tela, 2013. by Petrax Puntoit















Si sta combattendo una spaventosa tempesta in un bicchiere d’acqua fra amministrazione comunale e opposizione, ma sarebbe molto meglio dire fra tre personaggi della Giunta Comunale di Porto San Giorgio e l’unico oppositore interessato ad opporsi, ed i nomi sono pubblici, da una parte Loira, Ciabattoni e Bisonni, e dall’altra il solo Agostini, e fra loro si contendono cifre, numeri e bilanci. 

L’opposizione chiede di sapere come si sono distribuiti i soldi dei contribuenti, perché a suo dire, ci sono conti che non tornano, la Giunta parla solo attraverso l’assessore Bisonni e ribatte con altri numeri presi fra i molti a disposizione ma che evidentemente non bastano per far terminare la disputa. 

Nella diatriba si è infilata la consigliera Daniela Minnetti, la quale, da commercialista quale è, risponde con altri numeri e con statistiche abbastanza opinabili, ma dice anche altro, e ciò che dice è molto importante:
"…gli eventi, le manifestazioni i tentativi di rendere attrattiva Porto San Giorgio sono apprezzati o no dai commercianti? in questi mesi ho avuto la sensazione che ci sia stata una continua richiesta da parte di questi affinché il comune si attivasse per "animare" la città e richiamare gente .... Ora sembra che questo non vada più bene!!"
La consigliera apre un altro filone di polemica, che non sono solo i numeri ma il rapporto fra numeri e risultati la cosa importante, ma guarda caso è proprio la stessa cosa che sembra invece non interessare nessuno degli altri contendenti. 

Per cui si potrebbe concludere che nel Comune di Porto San Giorgio ci sono Sindaci che non rispondono, ex sindaci che si oppongono ma solo sui numeri, evidentemente non sapendo come giudicare il valore creativo e artistico di molte delle manifestazioni pagate con i soldi dei contribuenti, un assessore al bilancio che da i numeri non potendo dare nessun parametro oggettivo per giudicare il suo intervento come assessore alla cultura, visto che ha fatto decisamente pochissimo, un assessore al turismo e al commercio che tace aspettando evidentemente che i tempi maturino per spiegazioni diverse dai numeri, magari spiegazioni nel merito artistico o di ritorni economici per il turismo del suo operato estivo, e una consigliera di maggioranza che inizia a fare una analisi giusta ma poi si ferma a due passi dalla conclusione, che a nostro parere è la seguente:

si stanno facendo la guerra dei numeri non potendo fare la guerra dei meriti, perché o non sanno come giudicare cose a loro sconosciute come la cultura e il turismo, oppure a loro interessano solo i numeri perché è con quelli che poi faranno campagna elettorale, mentre con i parametri e con i ritorni economici poco ci si guadagna in fatto di voti. Insomma chiediamoci anche quanti soldi si spendono, ma principalmente chiediamoci se questi soldi sono spesi bene oppure sono stati spesi solo per le solite iniziative che non producono altro che altre polemiche, e chiediamoci anche se fra i protagonisti di questa tempesta ci siano quelli capaci di spiegare e giudicare le iniziative e non solo i numeri che le accompagnano, se esiste una classe politica in grado di giudicare non solo i bilanci ma anche la qualità della spesa pubblica…chiediamocelo ora e non solo in campagna elettorale! 

Laura Gioventù
Gioventù per San Giorgio
gioventupersangiorgio@gmail.com


Pubblicato su Corriere Adriatico del 24 ottobre 2013
Pubblicato su Informazione.tv

lunedì 16 agosto 2010

CRONACHE DOMESTICHE

Si deve smettere di tacere quando si ha qualcosa da dire che valga più del silenzio 
di Laura Gioventù



Al Sindaco di Porto San Giorgio, Avv. Andrea Agostini,
A tutte le donne,
A tutte le donne Sindaco e/o che ricoprono cariche amministrative pubbliche,
Al Presidente della Provincia di Fermo, ed a tutti i Sindaci della Provincia di Fermo,
All’Assessore alle politiche sociali, giovanili, per la famiglia e per la pace, cooperazione e sviluppo, pari opportunità e dello sport della Provincia di Fermo Dott. Gaetano Massucci.



Porto San Giorgio/Fermo - “Sono questioni private” sono queste le parole di commento del primo cittadino Sangiorgese rilasciate alla stampa locale quando la notizia dell’arresto del dipendente comunale è diventata ufficiale.
L'uomo, 60enne, residente a Fermo e addetto al servizio anagrafe del comune di Porto San Giorgio, dopo la denuncia della moglie 66enne, è stato prelevato dal suo posto di lavoro lo scorso mercoledì (11 agosto), verso l'orario di chiusura, con l’accusa di percosse, lesioni, umiliazioni e vessazioni di ogni tipo nei confronti della moglie.
Solo dopo 30 anni di maltrattamenti, soprusi e violenze fisiche e psicologiche la signora, che si era rivolta al pronto soccorso per la cura delle ennesime lesioni procurategli dal marito,  ha detto basta, si è fatta coraggio e ha denunciato il coniuge.
Solo dopo trenta anni?
Trenta lunghissimi anni?
Come è possibile?
A Fermo, a Porto San Giorgio, nelle Marche, dove si vive tanto bene con le case tutte nane?
Sì, e probabilmente non sarà l’unico caso di violenza tra le mura di casa. Molti abusi infatti restano non denunciati.

Ma l’episodio, nei piccoli paesi della nostra Provincia, dove si fa sempre un gran chiacchiericcio e le notizie viaggiano più veloci della luce, sembra non aver scandalizzato più di tanto l’opinione pubblica! Come mai?
I cittadini, forse ancora reduci dagli eccessi della notte rosa sangiorgese, sembrano più preoccupati di godersi le vacanze al mare e più interessati ad assistere allo squallido “teatrino della politica” offertoci in questi giorni sui quotidiani online proprio dai politici locali.

In un clima omertoso ed indifferente tutti leggono e rimangono impassibili e nemmeno le donne esprimono solidarietà ed indignazione per le loro simili.
E allora, proprio al Sindaco Agostini, che da ignavo si è ben guardato dall’entrare nel merito di tutta la faccenda sia dal un punto di vista legale sia morale glissando superficialmente la questione, vorrei proporre, in qualità di datore di lavoro dell’uomo, un possibile intervento.

Se una moglie per tanti anni subisce violenza al punto da far arrestare il marito, non sarebbe giusto, come risarcimento danni da parte del marito –che dovrebbe essere licenziato-, cederle il suo posto di lavoro così da renderlo indigente e non poter imporre alla moglie una sudditanza che spesso è principalmente economica? Oppure, in alternativa al lavoro, vista l’età della donna nel caso specifico, non si potrebbe almeno passare alla signora l’intero stipendio del marito?

Sarebbe un’azione di aiuto emblematica e al tempo stesso concreta e potrebbe essere l’esempio che potrebbe convincere molte donne ad uscire dal silenzio. Un posto di lavoro (nei casi in cui sia possibile) e/o una garanzia economica le aiuterebbero ad avere più coraggio perché questi sono i dati attuali:

8 casi di violenza fisica e di molestia su 10 avvengono in casa, nel 70% per mano del partner.
Il 69% degli stupri è commesso da un partner.
Il 90% delle violenze non viene denunciato.


Purtroppo le violenze fisiche, sessuali, psicologiche ed economiche sono ancora un tabù, e le donne che denunciano sono ancora pochissime, anche se in crescita.

Perché?

Perché nel nostro paese le donne continuano a stare al chiodo. Non portiamo lo chador o chadar o burqa, ma un velo di altro tipo: mentale e ce l’hanno messo proprio le nostre madri, zie e nonne. È questa la cosa più triste!
Alla base del silenzio ci sono una serie di motivazioni legate alla cultura e alla psicologia che si innescano nelle vittime, ma anche e soprattutto ragioni economiche, perché una donna maltrattata, senza lavoro, con figli piccoli, senza un posto dove andare e senza una famiglia alle spalle, in Italia è perduta!

Le associazioni per i diritti delle donne maltrattate offrono gratuitamente il primo incontro legale e psicologico ma poi, con qualche sconto, è la donna che deve provvedere a pagare le spese legali.

Senza parlare delle leggi italiane che di fatto non tutelano le donne vittime di violenze.
In Italia le mogli che hanno un carattere ''forte'' e che non si lasciano ''intimorire'' possono vedere assolti i mariti che le maltrattano. Infatti, proprio lo scorso 2 luglio, l’ANSA ha diffuso la notizia che la Cassazione ha annullato la condanna a 8 mesi di reclusione nei confronti di un marito, perché l'uomo ha sostenuto con successo che non si trattava di maltrattamenti, in quanto la moglie ''non era per nulla intimorita'', ma solo ''scossa ed esasperata''.

Questo è vergognoso!