In occasione del Primo Maggio abbiamo, come moltissime altre persone, frequentato le iniziative che i singoli comuni della costa Fermana avevano allestito, e ne abbiamo ricavato una sensazione abbastanza evidente che, se da una parte dimostra una certa “vitalità” in quanto a sforzi per iniziative di intrattenimento spettacolare, dall'altra evidenzia una totale mancanza di coordinamento locale, al punto che alla fine la situazione diventa paradossalmente disomogenea senza essere originale.
Ci sembra che le singole amministrazioni locali siano slegate fra loro e più interessate a riempire le loro piazze o le loro strade di folla, non tanto per offrire un servizio o una proposta culturale innovativa, ma solo per sperare che il numero elevato possa incidere nella vendita di beni materiali e gastronomici tali da diventare interessanti per i commercianti, generando uno sperato effetto volano, che possa dare vita ad altre sinergie, ma purtroppo le proposte fra comuni poco distanti fra loro, appaiono sempre più simili al punto da diventare identiche.
Si sta assistendo ad un brutto effetto fotocopia, e si pensa che basti qualche bancarella, oppure ripetere nel proprio paese ciò che gli altri allestiscono, per creare l’effetto “evento” che tutti stanno cercando, ma che nella realtà nessuno riesce a realizzare.
Oppure si assiste alla mancanza di pubblico perché in quello stesso momento in altre città limitrofe ci sono altre proposte similari, per cui alla fine le persone non ci partecipano anche se vorrebbero farlo.
Ci sembra che tutti questi sforzi organizzativi ed economici alla fine non raggiungono risultati apprezzabili, oppure bisognerebbe dire che tutti questi sforzi e tutti questi soldi potrebbero essere gestiti ed indirizzati molto meglio se solo le città del territorio non andassero all'appuntamento di Maggio ognuno per proprio conto, ognuno pensando al suo piccolo interesse, ognuno cercando di fare concorrenza agli altri, ben sapendo che poi non riuscirebbe a farla comunque, mentre la logica e la pratica dovrebbero suggerire agli amministratori locali di cooperare fra loro organizzando insieme appuntamenti e manifestazioni di livello superiore, tenendo presente le diverse caratteristiche cittadine, la logistica e l’accoglienza migliori in quanto a spazi e servizi, perché creare dei doppioni al solo scopo di confondere la gente non serve a nessuno, e non si arriverà mai ad offrire una proposta turistica che sia territoriale e non solo cittadina.
Noi abbiamo proposto di iniziare questo percorso mentale dando almeno un nome al territorio Fermano sulla costa, e proponemmo il nome di “Riviera dei Colli” sia per identificare la zona sia per dare un segno di appartenenza sociale, per poi proseguire con una conferenza dei servizi turistico-culturali, allargata ai sette comuni della costa Fermana, proprio per organizzare su scala territoriale iniziate spettacolari che possano diventare “Eventi” e non solo episodi, riproponiamo alla luce delle considerazioni fatte la proposta, perché pensiamo che sia la sola possibilità di realizzare iniziative di un certo respiro, viste le poche disponibilità economiche presenti e visto che poi alla fine la risposta alle necessità culturali è territoriale e mai solo cittadina.
LA LUCE E I SENTIERI
Associazione Culturale
info@lucesentieri.com
http://www.laprimapagina.it/2012/10/fermo-qui-la-riviera-dei-colli/
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