Lettera Aperta a Francesco Trasatti,
Assessore alla Cultura del Comune di Fermo
di Laura Gioventù
Assessore alla Cultura del Comune di Fermo
di Laura Gioventù
Francesco Trasatti scrive: “Io al Comune questa settimana ci sono andato tutti i giorni con la mia macchina e l'unica agevolazione che ho è quella di un permesso per parcheggiare nei posti riservati di fronte al palazzo comunale. Venerdì ho preso la mia macchina per andare a rappresentare il Comune a San Benedetto del Tronto in una iniziativa letteraria e così sto continuando a fare sempre dove serve. Quanto a Broccoli, visto che mi sto interessando della questione come Assessore alla Cultura, vi informo che a carico del Comune la cosa viene a costare più o meno 30.000 Euro. A prescindere dall'aspetto politico della cosa (secondo me non è così che facciamo promozione al territorio e il programma, pur se importante, non si rivolge a quel target giovanile che invece serve per "svecchiare" Fermo), non ci sono proprio i soldi in bilancio e quel poco che c'è stato lasciato dalla precedente amministrazione preferirei darlo alle iniziative che l'associazionismo della nostra città ha messo in campo per l'estate. Comunque se qualcuno di voi ha delle idee migliori sulla questione sarò lieto di prenderle in considerazione e può venirmi a trovare in assessorato o scrivermi qui su FB, in privato o in pubblico. Un saluto.”
Domenica (12 giugno 2011) alle 19.12
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_131264140268588
Avendo intervistato l’anno scorso e avendo visto di persona oltre all’assoluta professionalità del Professor Broccoli, sia la trasmissione, sia la grande affluenza del pubblico Fermano in molte puntate, mi è dispiaciuto sapere che la città di Fermo, tramite il suo assessore alla Cultura, non reputi tale trasmissione adatta come veicolo promozionale per il territorio Fermano stesso, ma molto di più mi sorprende come un assessore possa decidere, se una trasmissione radiofonica sia giusta, in via politica, per un ipotetico target giovanile che, a suo dire dovrebbe "svecchiare Fermo", senza dire cosa significhi la sua frase, se in merito ad una possibile invasione di turisti adolescenti oppure come reclusione per ogni cittadino non giovane che circoli per le strade del centro.
Ma a parte le riflessioni personali sulla trasmissione, che non solo a mio giudizio, ma per il giudizio di molti critici radiofonici nazionali, è da ritenersi fra le migliori possibili, sia per il suo scopo storico-didattico sia per la persona che la conduce, la cosa che mi ha fatto riflettere è la “tipologia” delle possibili scelte alternative che l’assessore, di recente nomina, intende fare, e cito testualmente…”preferirei darlo ( il denaro) alle iniziative che l'associazionismo della nostra città ha messo in campo per l'estate.”, a parte che quel …preferirei darlo…suona malissimo e sembra che l’assessore decida per come gli gira a lui singolarmente e non come decisione collegiale se dare o meno del denaro come se fosse il suo personale, e spero non sia così, ma si fa cenno ad un associazionismo della nostra città che sinceramente non riusciamo a vedere, ne come possibile strumento di promozione giovanile, ne come laboratorio culturale in grado di poter attirare l’interesse artistico di eventuali turisti. C’è nella frase una neppure tanto velata “Autarchia Culturale” molto pericolosa, si potrebbero scorgere cenni di protezionismo artistico nemico giurato della Cultura stessa come scambio di pensieri e di idee, sembra l’anticamera di una totale chiusura ad esperienze artistiche e a modelli culturali di altre città o Nazioni che non avremo mai il piacere di vedere a causa dei soldi che mancano, ma anche a causa di una totale mancanza di volontà di cercarne in maniera diversa dal solito. Oltretutto aprirsi all'esterno è vitale anche e specialmente alle associazioni locali che, senza un confronto con le altre esperienze culturali, potrebbero correre il rischio di inaridirsi culturalmente...
Non ci sono i soldi in bilancio, è vero, ma allora come possiamo continuare a garantire i servizi stradali, i servizi scolastici, gli asili anche se non ci sono i soldi? A livello culturale bisogna avere coraggio ed investire, esattamente come si investe negli altri settori pubblici. Come un servizio minimo urbano va garantito al di là dei soldi disponibili…anche un servizio minimo alla cultura dovrebbe essere altrettanto garantito.
Nel messaggio che lo stesso assessore scrive, egli fa cenno ad ipotetici incontri privati o a invii di idee o di proposte che, semplici cittadini o forse associazioni , sempre della nostra città beninteso, possano avanzare, e su questo vorrei aprire un confronto serio. In genere chi si candida ha delle proprie idee e difficilmente lo si sceglie per idee che non ha, oltre tutto in questo caso la giovane età e l’esperienza maturata ci avevano illuso che il nuovo assessore potesse essere quel “nuovo” che aspettavamo, ma ora davanti a quelle parole ci dovremmo ricredere se, e lo dice lui stesso, dessimo a lui che dovrebbe averne, spunti o idee circa la sua specifica attività politico-amministrativa, ma oltre tutto c’è un aspetto molto delicato che l’assessore non tratta nella sua richiesta…posto che qualcuno abbia una idea brillante che si realizzi e grazie alla quale si riescano anche a farci degli incassi notevoli, alla persona che ha dato l’idea cosa si riconoscerà di materiale per averla data?, e non crediate sia un argomento da sottovalutare visto che le manifestazioni hanno costi e ricavi e sono spesso questi i motivi che stanno alla base della loro realizzazione.
Se da una idea originale ne nasce una manifestazione con ritorni economici, culturali e turistici per tutto il territorio e su cui altri lucrano, vorrei capire a che titolo si dovrebbero spendere le proprie idee senza percepire nulla? Non esiste un volontariato delle idee quando da queste nascono manifestazioni dalle quali altri ci guadagnano in termini economici e di prestigio personale.
Le idee originali sono un prodotto che come tale ha un mercato specifico soggetto alle leggi della domanda e dell’offerta. Per cui l’assessore chiedendo l’aiuto dei cittadini ha presente questa cosa oppure crede che le idee vengano regalate o peggio prese senza riconoscerne i diritti d’autore?
Mi piacerebbe che invece di chiedere singolarmente l’aiuto dei cittadini, l’assessore organizzasse un convegno aperto su questi temi, coinvolgendo tutte le associazioni del luogo, di modo che pubblicamente si possa decidere l’andamento culturale della città prossima a venire, e si riesca a superare quell’individualismo imperante per cui ogni associazione organizza micro iniziative senza una vera e propria programmazione coordinata costringendosi ad una condizione locale deleteria ed insuperabile...ed inoltre restando piccole le associazioni non riescono da sole ad intercettare quei finanziamenti possibili che migliorerebbero la situazione.
Forse in quel caso non sarebbero in pochi a chiedere di mantenere la collaborazione con Broccoli, forse per non ritrovarsi una tavola culturale priva di broccoli ma con tante verdure senza nessun sapore….
Post pubblicato su informazione.tv
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