martedì 22 ottobre 2013

I numeri vanno bene, ma i criteri per giudicarli?

"Guerra di numeri a PSG", olio su tela, 2013. by Petrax Puntoit















Si sta combattendo una spaventosa tempesta in un bicchiere d’acqua fra amministrazione comunale e opposizione, ma sarebbe molto meglio dire fra tre personaggi della Giunta Comunale di Porto San Giorgio e l’unico oppositore interessato ad opporsi, ed i nomi sono pubblici, da una parte Loira, Ciabattoni e Bisonni, e dall’altra il solo Agostini, e fra loro si contendono cifre, numeri e bilanci. 

L’opposizione chiede di sapere come si sono distribuiti i soldi dei contribuenti, perché a suo dire, ci sono conti che non tornano, la Giunta parla solo attraverso l’assessore Bisonni e ribatte con altri numeri presi fra i molti a disposizione ma che evidentemente non bastano per far terminare la disputa. 

Nella diatriba si è infilata la consigliera Daniela Minnetti, la quale, da commercialista quale è, risponde con altri numeri e con statistiche abbastanza opinabili, ma dice anche altro, e ciò che dice è molto importante:
"…gli eventi, le manifestazioni i tentativi di rendere attrattiva Porto San Giorgio sono apprezzati o no dai commercianti? in questi mesi ho avuto la sensazione che ci sia stata una continua richiesta da parte di questi affinché il comune si attivasse per "animare" la città e richiamare gente .... Ora sembra che questo non vada più bene!!"
La consigliera apre un altro filone di polemica, che non sono solo i numeri ma il rapporto fra numeri e risultati la cosa importante, ma guarda caso è proprio la stessa cosa che sembra invece non interessare nessuno degli altri contendenti. 

Per cui si potrebbe concludere che nel Comune di Porto San Giorgio ci sono Sindaci che non rispondono, ex sindaci che si oppongono ma solo sui numeri, evidentemente non sapendo come giudicare il valore creativo e artistico di molte delle manifestazioni pagate con i soldi dei contribuenti, un assessore al bilancio che da i numeri non potendo dare nessun parametro oggettivo per giudicare il suo intervento come assessore alla cultura, visto che ha fatto decisamente pochissimo, un assessore al turismo e al commercio che tace aspettando evidentemente che i tempi maturino per spiegazioni diverse dai numeri, magari spiegazioni nel merito artistico o di ritorni economici per il turismo del suo operato estivo, e una consigliera di maggioranza che inizia a fare una analisi giusta ma poi si ferma a due passi dalla conclusione, che a nostro parere è la seguente:

si stanno facendo la guerra dei numeri non potendo fare la guerra dei meriti, perché o non sanno come giudicare cose a loro sconosciute come la cultura e il turismo, oppure a loro interessano solo i numeri perché è con quelli che poi faranno campagna elettorale, mentre con i parametri e con i ritorni economici poco ci si guadagna in fatto di voti. Insomma chiediamoci anche quanti soldi si spendono, ma principalmente chiediamoci se questi soldi sono spesi bene oppure sono stati spesi solo per le solite iniziative che non producono altro che altre polemiche, e chiediamoci anche se fra i protagonisti di questa tempesta ci siano quelli capaci di spiegare e giudicare le iniziative e non solo i numeri che le accompagnano, se esiste una classe politica in grado di giudicare non solo i bilanci ma anche la qualità della spesa pubblica…chiediamocelo ora e non solo in campagna elettorale! 

Laura Gioventù
Gioventù per San Giorgio
gioventupersangiorgio@gmail.com


Pubblicato su Corriere Adriatico del 24 ottobre 2013
Pubblicato su Informazione.tv

mercoledì 16 ottobre 2013

Gioventù per San Giorgio risponde al comunicato del Sindaco Nicola Loira

Signor Sindaco Nicola Loira,

il suo discorso sembra avere un solo interlocutore, ossia l’avvocato Agostini, ex sindaco di Porto San Giorgio, ed ora unico esponente di una opposizione altalenante, che vive nei soli interventi dello stesso Agostini, per cui le sue parole, signor Sindaco, si dovrebbero interpretare solo se si fosse a conoscenza della diatriba esistente fra avvocati, mentre a me preme sottolineare un passaggio del suo discorso che, per ovvi motivi personali, credo sia il solo che interessi altri oltre voi due.

Ed il passaggio tratta dei contributi creativi che lei richiede alla cittadinanza, a fronte del bisogno di dare alla città una riqualificazione forte per farle superare l’attuale momento di crisi. Mi scusi ma a me sembra lei stia facendo un clamoroso autogoal contro la sua parte politica ed alla sua Giunta Comunale. Affermare infatti di voler cercare idee e proposte da altri soggetti che non siano gli stessi suoi consiglieri comunali denuncia la mancanza di progettualità, e questo non è accettabile da chi ha chiesto il voto perché sapeva come risolvere la situazione, oppure siamo di fronte alla solita politica che prima chiede gli incarichi vantando soluzioni, ma allo stato dei fatti è costretta ad ammettere la mancanza dello stesso presupposto per cui fu eletta, mancanza di idee.

Noi come Gioventù per San Giorgio proprio sulle idee abbiamo basato la provocatoria campagna elettorale che ci vide “sorprendentemente” presenti in moltissime edizioni su molti organi di stampa, e molte delle nostre proposte, allora ritenute assurde, sono diventate oggetto di partecipazioni a gare regionali per l’innovativa proposta avanzata, e le cito a questo riguardo la nostra proposta denominata “Imballi d’Autore” che è stata presentata alla Regione Marche con la firma di appoggio di molti enti e amministrazioni comunali, una delle quali proprio quella da lei guidata che, con delibera di Giunta n° 126 del 9 luglio 2013, è diventata uno dei Comuni partner della nostra iniziativa.

Come vede le idee ci sono, e noi in quell’occasione ne abbiamo sfornate molte, da percorsi aromatici a illuminazioni spettacolari, da regate marinare al colorare la città, e per sua conoscenza alleghiamo l’indirizzo facebook nel quale si possono vedere..https://www.facebook.com/Gioventupersangiorgio

Ciò che le scriviamo non vuole essere polemica ma dialogo, non vuole stabilire uno steccato ma l’apertura al confronto che, non per colpa nostra, una politica antiquata e fatta solo di fronti contrapposti, nega alla popolazione ed impedisce proprio quello da lei richiesto, collaborazione e condivisione. Da parte nostra siamo disponibili per ogni confronto e aperti ad ogni dialogo, ma non potendo chiedere le idee senza farle confluire in un contesto cittadino trasparente, siamo qui anche a sostenere la necessità, ormai impellente, di una Conferenza dei servizi, onde evitare due pericoli, ovvero che ogni decisione circa il turismo, il commercio e la cultura sia rimandata ai soli assessorati senza partecipazione dei cittadini stessi e dei soggetti interessati ai tre temi in questione. Il secondo pericolo che vorremmo scongiurare è spedire idee e proposte in astratto e senza nessuna continuazione circa eventuali ricavi da parte di chi ha espresso una idea vincente, perché le idee, come molte merci, hanno un tariffario ben preciso e da rispettare, come sono da rispettare gli stipendi dei politici eletti così va rispettata la creatività dei cittadini.

Siamo certi di essere solo all’inizio di una nuova fase dialettica fra chi gestisce l’Amministrazione e chi la deve giudicare, e la strada non è affatto breve, ma oltre a chiedere la Conferenza dei Servizi siamo anche a disposizione per organizzarla, o a dare una mano senza impegno di spesa da parte comunale. Credo che per ora sia una prova di disponibilità notevole, salvo poi giudicare come negativo un vostro tentennare e alla fine mandare nel dimenticatoio tale consiglio, e a quel punto non vedrei più onorevole da parte sua richiedere ancora collaborazione se poi non si vuole accettare consigli.

Con immutata stima,

Laura Gioventù
Gioventù per San Giorgio
gioventupersangiorgio@gmail.com


Porto San Giorgio e il suo rilancio. Chiariamoci!!!

giovedì 23 maggio 2013

Turismo congressuale, istruzioni per l’uso!




Ogni tanto, e per proporre qualcosa che sembri una cosa praticabile, si avanza l’ipotesi di un “turismo congressuale” come alternativa economica alla crisi che sta costringendo tutti a cercare sempre nuove possibilità di incassi e di mantenimenti occupazionali, ma purtroppo, almeno per il territorio Fermano, prima che il turismo congressuale possa diventare un settore da grandi numeri, di tempo ne dovrà passare, ma non è solo la disponibilità di tempo che serve, servono ben altre cose per poter iniziare a sperare in incassi economici ed occupazionali decenti.

Non basta avere una sala per proporsi come territorio congressualmente disponibile, anzi la sala, o per meglio dire le sale, sono forse la cosa meno determinante per i congressi, ovvio che abbiano la loro importanza ma se oltre le sale non si hanno i servizi collegati, se la città o il territorio non ha quel fascino necessario per convincere le aziende o le imprese, se oltre le sale non ci sono trasporti e strade necessarie, se oltre le sale non ci sono posti letto sufficienti o solo ristoranti aperti, se dopo le sale l’atmosfera non è gradevole e accogliente, si può sognare di tutto meno un turismo congressuale come panacea per tutti i mali, e non sarà il dilettantismo a risollevare le sorti di un territorio poco attrezzato allo scopo come il nostro. Per sviluppare un turismo congressuale degno di un minimo di rispettabilità serve professionismo e serietà di intenti, non bastano alcuni prodotti enogastronimici per diventare sedi richieste per convegnistica e congressistica regionale, nazionale o internazionale.

Di recente a Fermo, zona industriale Girola, si è inaugurato il nuovo “Fermo Forum”, struttura con destinazioni fieristico-congressuali ed ancora in rodaggio, ma ascoltando certe riflessioni degli operatori turistici del Fermano, non si ha la sensazione che possa da sola aprire la strada per un turismo congressuale di una certa ragion d’essere, non tanto per le sue ridotte dimensioni, ma perché intorno non ha le strutture ricettive all'altezza per poter ospitare avvenimenti o eventi superiori a certi numeri, che per ora sono veramente scarsi nel loro non essere interessanti per investimenti economici decisivi.
Per capire meglio si dovrebbe spiegare approfonditamente punto su punto, ma per semplificare stiamo parlando di una ricettività alberghiera risibile, che non ha quel numero di posti letto tali da potersi candidare per congressi che superino i 100/150 ospiti, oppure parliamo di mancanza di strutture operative di contorno che non ci sono proprio, come studi di promozioni aziendali, studi grafici specializzati, service scenotecnica audio-luci, società di interpretariato, accoglienza ospiti, trasporti e parcheggi oltre decine di strutture operative analoghe.

Non si creano le condizioni per un turismo congressuale in due giorni, non basta dire palazzo dei congressi per dare inizio ai convegni, e non è intellettualmente onesto parlarne solo per dire qualcosa che non sia mera propaganda elettorale, e questo vale per tutto il Fermano, Fermo e Porto San Giorgio compresi.

Il turismo congressuale ha un fatturato notevole ma non per tutti, per le grandi città e per i territori di tradizione di certo, per la presenza di figure professionali adeguate o per possibilità di collegare i congressi ad altre tipologie di turismo, non bastano i soliti politici locali senza conoscenza specifica per parlare di turismo congressuale, e prima di poterne parlare sarebbe indispensabile dare vita all'ipotesi organizzando almeno una conferenza dei servizi territoriali, altrimenti sono e resteranno solo belle intenzioni ma senza altra finalità diversa dalla propaganda elettorale.

Laura Gioventù

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LA LUCE E I SENTIERI
Associazione Culturale
info@lucesentieri.com

martedì 14 maggio 2013

Per Paolo Calcinaro...si può dare di più, crisi permettendo...


La politica vista attraverso lo sport del calcio, vittorie e sconfitte, regole del gioco, calci di rigore, Inni Nazionali e tempi supplementari, ritiri, allenamenti e ingaggi. Ne abbiamo parlato con Paolo Calcinaro, assessore allo sport e alle politiche sociali del Comune di Fermo e grande appassionato di sport.




lunedì 13 maggio 2013

Donne & Lavoro. Orgoglio senza pregiudizi secondo Daniela Minnetti


Abbiamo incontrato Daniela Minnetti, consigliere comunale di Porto San Giorgio (FM) e con lei abbiamo affrontato il discorso sul rapporto tra donne e lavoro.