domenica 8 agosto 2010

Montegiorgio e le sue "Muse sotto le stelle"

“Muse sotto le stelle” di Laura Gioventù



 “resta, resta cu' mme'
E allora resta, resta cu' mme'”


non solo resto, ma ritorno molto volentieri!

Sulle note della famosa canzone “Resta con me” di Pino Daniele ha avuto inizio, domenica sera, dopo una brevissima presentazione di Mario Liberati di Archeoclub Montegiorgio, “Muse sotto le stelle”. Uno spettacolo che in un’ora ha unito arte poesia e narrativa, combinando sapienti sonorità acustiche e soavi versi poetici.

Entrando nel Chiostro di Sant’Agostino a Montegiorgio, il rosso dei teli dietro il palco colpisce subito il mio sguardo. L’attenzione è rapita dalle candele ed i lumini accesi sparsi sui tavoli, dai quadri di Giuseppina Pasquali posizionati strategicamente tutt’intorno, e dalle stelle, ah, che belle le stelle! Ma non quelle del cielo, che magari c’erano pure, anche se non ci ho fatto caso. Mi perdonate? Io sto parlando di quelle confezionate con la carta stagnola (voto 8 per l’estro), che impreziosivano le tovaglie di carta dei tavolini. Guardando da lontano, per via della mia miopia, inizialmente non avevo compreso di che cosa si trattasse.
Come mi sono avvicinata ho capito: tutto è stato curato nei minimi dettagli!!!

Il pubblico - bello, elegante e di una certa età - ma non me ne vogliate, per la certa età, era già tutto sistemato ai propri posti ed in silenzio. Che strano! Gli spettatori saranno stati ipnotizzati dal palco oppure suggestionati dall’atmosfera monacale del luogo? (educazione voto 8)

Alle 22, puntuale, è questa volta pure io, è cominciato lo spettacolo.

Il racconto “Il mio primo volo da gabbiano”, interpretato dalla stessa autrice, la montegiorgese Antonella Folchi Vici,  ha emozionato  fino a farmi immedesimare nelle vicende ricordate. Bellissimo. (l’enfasi del racconto voto 9)

Le poesie di Cristina Del Bello, invece, sono state lette da Manuela Cosenza, e non dall’autrice. Hanno toccano temi importanti ed impegnativi tra i quali il viaggio, la zavorra, il tempo, il pozzo e il fondo, ma non sono riuscita a seguirle al meglio, forse per piccoli inconvenienti nell’audio e nella recitazione. Cara Cristina, perché la prossima volta non provi a leggerle tu stessa? (poesie voto 8)

Brava, molto brava anche la giovanissima Rebecca Liberati che, tra una lettura e l’altra, ha magistralmente interpretato i brani di “Resta con me” di Pino Daniele, “Oh che sarà” di Fiorella Mannoia e “La cura” di Franco Battiato. Davvero una bella voce. (Rebecca, voto 8)

Tutto si è concentrato in breve tempo. È bastato poco più di un’ora per emozionarsi senza annoiarsi. Una serata per “la cura” dell’anima e dello spirito.

Pensavate forse che per far bene le cose occorre necessariamente impiegare molto tempo? Assolutamente no. Almeno in questo caso lo spettacolo ha dimostrato l’esatto contrario.
Cosa, meglio della puntualità e dell’ottima organizzazione potrebbe riuscire ad attirare l’attenzione del pubblico sempre più spesso disinteressato e annoiato? 
Il cibo! Ma certo, perché la degustazione finale di vini (delle cantine Dezi di Servigliano), formaggi e dolci (della pasticceria Ilari) alla fine ha messo, come sempre, tutti d’accordo. Interessati e non!

Come mio marito, per esempio, che prima se ne è andato altrove lasciandomi da sola, ma poi di fronte al vassoio pieno di formaggi, non voleva più venir via. (alla superficialità degli uomini voto 4, ai dolci, i miei preferiti, voto 8)

“I montegiorgesi sono bravissimi a fare le cose, ma sono ugualmente bravi a disperderle.”
Con questa considerazione di chiusura, Mario Liberati ha ringraziato e salutato i presenti intervenuti con la speranza di ripetere e diffondere anche altrove questo tipo di appuntamenti!

Ed io invece chiudo riportando alcuni versi della canzone  “Oh Che Sarà” di Fiorella Mannoia (2004) solo perché non ho i testi delle bellissime poesie!

“Ah che sarà che sarà che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste e nelle parole che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza quel che non ha ragione ne mai ce l'avrà
quel che non ha rimedio ne mai ce l'avrà quel che non ha misura.”




26/07/2010

pubblicato su .... informazione.tv

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