mercoledì 17 novembre 2010

CRONACHE FERMANE

Cronache dei candidati, ovvero come bruciano i gregari.
Di Laura Gioventù



Arrivo di Baldini alle Olimpiadi


Ieri sera parlando con mio marito, specialista di pallone praticato seduti sul divano, mi veniva in mente una buffa riflessione…come, dopo appena qualche gara di campionato, si inizi a licenziare allenatori poco o per nulla vincenti, anche se in teoria praticano un buon calcio spettacolo...ma la cosa veramente curiosa è che  per trovarne il sostituto si cerchi di placare gli animi dei tifosi e nello stesso tempo eccitarne il desiderio di rivalsa, auspicando o facendo finta di essere già in accordo con un nuovo e più stimato tecnico del precedente, mentre nella realtà non ci sono accordi e chi  verrà candidato per sostituirlo spesso non diventerà mai il nuovo allenatore, e questa cosa si riassume, mutuandola dal gergo ciclistico, con la frase…lanciare la volata al campione bruciando i gregari…ed è propriamente quello che sta accadendo in questi giorni fra i partiti per le prossime elezioni per la carica di Sindaco a Fermo.
Abbiamo di recente intervistato gli esponenti dei partiti e delle liste civiche cercando di farci spiegare le regole che si usano per la scelta dei candidati nelle liste elettorali e, chi più chi meno, hanno sottolineato tutti i soliti buoni propositi,  salvo dimenticarsi, tutti, di dire che le regole che valgono per i candidati gregari non valgono per il candidato campione, per costui si operano altre strategie, altre dinamiche vengono elaborate, e sono logiche di opportunità politica, strategie e dinamiche spesso astruse insite nel sistema partitico stesso, nelle quali i cittadini elettori non possono, anche volendo, più intromettersi, fino ad arrivare al punto che lo scoraggiamento per non poter essere quelli che decidono delle candidature stesse genera l’astensionismo dilagante a cui tutti i sondaggi prestano la massima attenzione. Chi saranno i due o tre o cento candidati finali per la carica di sindaco è cosa che i partiti stessi rivendicano come privilegio acquisito tramite accordi a volte sotterranei e non come risultanza elettorale, ormai noi elettori siamo chiamati a confermare e non più a scegliere, e questa cosa invece di avvicinare alla politica sta allontanando sempre di più i cittadini dalla politica stessa, i giovani specialmente. Se una risultante dal dossier sui candidati doveva emergere è emersa, per quanto nomine pulite e in molti casi anche condivisibili, sono cosa interna ai partiti e non più dibattito o dialogo con gli elettori, e chiunque venga candidato e poi eletto non sarà mai completamente libero di svolgere il suo incarico senza che le segreterie dei tanti partiti e delle tante liste non ne condizioni le decisioni.
Triste declino per chi ha creduto nella fede politica come impegno elettorale, ma di sicuro un modo meno astioso e più edulcorato per affermare sempre di più la predominanza degli apparati organizzativi sul carisma personale e sulla preparazione culturale dei potenziali candidati…forse la sola cosa che in questo andazzo va vista in maniera positiva è proprio il non sentire più nessuno dire che la ragione è solo da una parte visto che il torto è dappertutto…

Pubblicato su ... Informazione.tv

2 commenti:

  1. Hai espresso un concetto che noi piccoli e stragrande maggioranza di cittadini condividiamo,ma che magari lo potremmo esprimere in modi molto più inc……………… Siamo veramente stufi.
    Il torto è dappertutto, come dici tu.
    Ciao Pio

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  2. Suggerisco di modificare il termine "partitico" con il termine "politico" tout court.

    Questo sistema politico non è più rappresentativo. È pura *rappresentanza*.

    Ciao, Laura,
    maspi'10

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