Il Palazzo dei Bamboccioni,
ovvero iniziamo a parlare dei problemi dei giovani.
di Laura Gioventù
Sarà la crisi, oppure l’ormai stratificata abitudine a non uscire più dalla casa paterna, ma stanno aumentando quei giovani, più maschi che femmine, che oltre una decente età continuano a non voler intraprendere una carriera domestica da singoli.
Sarà che le mamme marchigiane sono da sempre quelle meno convinte a far intraprendere questa carriera ai figli maschi, delegando il loro venir accuditi alle future nuore, sarà che pochissimi di loro hanno intenzione di imparare le stesse cose che alle femmine sono comandate da sempre, fatto sta che l’esorbitante numero di questi giovani, e non solo giovani, sta arrivando alla quota critica oltre la quale potrebbe non esserci ritorno.
Per cui servirebbe aiutare questi ragazzi a sviluppare la vocazione per la vita da singoli, almeno per quello che riguarda la casa e le faccende inerenti, insomma una occasione per praticare una logica vita autonoma e senza il paracadute fornito dalla famiglia di origine.
Spesso si sente dire che l’ostacolo maggiore è rappresentato dal denaro che non c’è, oppure dalle case che mancano e, ove ci siano, non sono fatte per singoli individui ma solo e sempre per famiglie.
Per cui, e viste certe aree e palazzi completamente disabitati a Porto San Giorgio, si potrebbe destinare un’area, magari proprio quella dell’ex Grand Hotel, oppure palazzi già edificati ma vuoti o solo a riempimento stagionale, per ospitare momentaneamente e per brevi periodi di “iniziazione” un certo numero di questi ragazzi, cominciando con quelli che, pur avendo un lavoro non possono spendere cifre esorbitanti per l’affitto di una casa, di modo che possano, da un lato iniziare a provare la vita da singoli, e dall’altro pagare una cifra decente per l’alloggio. Poi ad esperimento in corso, si potrebbero anche ospitare i separati, categoria sempre vilipesa ma con enormi problemi logistici, o anche ragazze ma senza far diventare il palazzo una specie di camerata militare per ambosessi, e per estendere l’iniziativa e darle una connotazione Europea nulla vieta che possano essere ospitati ragazzi di altre Nazioni, principalmente quei ragazzi che sono nel nostro Paese per imparare la lingua e per studiare le bellezze culturali della nostra Regione.
Per non rendere la proposta troppo seriosa potremmo chiamare il palazzo,
Il palazzo dei Bamboccioni,
di modo che chi ci entra farà poi di tutto per uscirne quanto prima, ma sempre dopo aver sperimentato il nuovo tipo di vita.
E per facilitare la loro maturazione non è escluso si possano tenere nel palazzo delle vere e proprie lezioni di economia domestica, come per esempio saper fare la spesa e cucinare, rifare i letti, pulire i pavimenti, fare il cambio di stagione dei vestiti o lavare la biancheria con la lavatrice.
Dite che siano cose inutili da imparare per un maschio, che ne va della sua rispettabilità sociale, che davanti agli amici diventerebbe il loro zimbello?
Forse chi lo dice ha già una donna che lo fa per lui e non è chiaro se questa donna sia d’accordo e non sia invece favorevole al fatto che questo maschio impari queste cose, praticamente le stesse cose che ogni donna è costretta ad attuare ogni giorno. Sarebbe una iniziativa senza scopo di lucro ma con l’intento di elevare le conoscenze domestiche anche ai maschi, specialmente a loro.
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