lunedì 19 novembre 2012

Blob Renato "Speciale Renato Nicolini" sabato 17 novembre 2012




"...crediamo che il senso di appartenenza alla città sia importante...ridiamo alla città una identità culturale, una unità...cominciamo dando un centro..."

"...noi possiamo competere sulla nostra capacità di offrire un Paese capace di destare l'immaginazione di tutto il mondo..."



giovedì 4 ottobre 2012

“La Riviera dei Colli”

La Riviera dei Colli
Comunicato Stampa




Premesse e Scopi
  
La recente imposizione del Governo di ridurre le Province Italiane ha costretto gli amministratori delle tre Province delle Marche meridionali, Ascoli, Fermo e Macerata (rigorosamente in ordine alfabetico) a dover riconsiderare i tre territori come un solo territorio, molto più esteso, con l’accorpamento anche più numeroso in quanto al numero degli abitanti, ma decisamente diverso dal punto di vista degli agglomerati urbani che lo comporranno.
Nell’analizzare l’insieme della nuova mega Provincia, non si può non notare, come la percentuale maggiore dei suoi abitanti viva e produca principalmente a ridosso del litorale marino, sia per le migliori condizioni atmosferiche, sia per un sistema stradale che penalizza moltissimo tutta la parte a monte della Provincia, a causa di strade e collegamenti ferroviari poco funzionali per il movimento, sia delle merci sia delle persone.
La seconda considerazione è che, la grande densità abitativa del litorale, nei confronti di quella collinare - montana, determina un cambiamento degli equilibri urbani, fra i tre capoluoghi di provincia  esistenti, e le nuove realtà cittadine che ne stanno prendendo il posto. Nel prossimo futuro, e non tanto lontano, Ascoli verrà superata, sia per abitanti sia per capacità produttive e turistiche dall’accoppiata San Benedetto del Tronto-Grottammare, che già ora possono vantare insieme una popolazione di ben 63.914 abitanti, contro i soli 51.168 di Ascoli, con un saldo attivo di + 12.746 abitanti.
Stesso discorso vale per Macerata che, con i suoi 43.019 abitanti, è staccata dal duo Civitanova Marche – Porto Potenza Picena che, con i loro 56.897, la superano con un saldo attivo di +13.878.
Per quanto riguarda Fermo la situazione è, se possibile, ancora più squilibrata, perché con i suoi 37.834 abitanti, viene superata dal duo Elpidiense (Porto Sant’Elpidio - Sant’Elpidio a Mare) che insieme hanno 42.869 abitanti, per cui un +5.035. Se poi, a questi numeri, si volessero aggiungere quelli di Porto San Giorgio, il saldo attivo sarebbe ancora più evidente, in quanto Porto San Giorgio ha ben 16.384 abitanti.
Visti i numeri, non sarebbe difficile pronosticare un prepensionamento da capoluogo per le tre città storiche (Ascoli-Fermo-Macerata) e questo porrebbe però dei nuovi problemi di condivisione dei territori fra le nuove città emergenti. Problemi che, per quello che riguardano la costa “Fermana” potrebbero venir risolti da una proposta politico-territoriale nuova e realizzabile, a condizione che le diverse amministrazioni e i diversi “campanili” trovino gli accordi e le scelte comuni condivisibili e applicabili nel breve periodo.
La proposta potrebbe interessare i comuni seguenti: Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Monte Urano, Fermo, Porto San Giorgio e Pedaso, ossia i comuni che vanno dal Chienti all’Aso, un territorio così popolato che per l’insieme dei loro abitanti è da considerarsi una vera super città per quello che riguarda la Regione Marche, visto che stiamo parlando di ben 121.668 abitanti, molti di più della stessa Ancora.

La proposta è semplicemente quella di dare vita ad una “associazione fra comuni rivieraschi” che si potrebbe chiamare

“LA RIVIERA DEI COLLI”,

ossia una denominazione unica che sappia raccogliere, nel nome della migliore caratteristica ambientale delle Marche - i suoi meravigliosi colli - una sola struttura comune che raccolga al suo interno tutti gli attori principali del litorale Fermano. Una struttura comune per ideare, organizzare e realizzare iniziative culturali, turistiche, commerciali e promozionali allo scopo di ottimizzare e migliorare sia la logistica sia il calendario degli eventi, singoli ma anche comuni, fra le città stesse della Riviera dei Colli, usando una immagine collettiva, che possa permettere a tutto questo territorio - per ora unito anche con paesi della montagna che di certo non hanno i loro stessi problemi - di identificarsi attraverso una denominazione geografica significativa grazie alla quale proporsi in maniera più adeguata, più professionale ed innovativa, nel mercato del turismo mondiale, degli eventi fieristici e spettacolari, per i grandi eventi religiosi e sportivi, tramite sinergie e coordinamenti comuni e più adeguati per sfruttare al meglio tutte le risorse esistenti, e quelle che nel prossimo futuro si potrebbero realizzare.

Per cui una “Riviera dei Colli” con un'unica immagine, un’unica strategia turistica comune, un'unica centrale operativa per i grandi eventi o solo per la formazione del personale turistico necessario.
A questo scopo, l’Associazione Culturale “La Luce e i Sentieri” lancia la proposta, e si offre come strumento organizzativo, per una conferenza specifica fra amministratori, operatori culturali e turistici, aziende commerciali e industriali, per stabilire un percorso che porti alla fondazione della Riviera dei Colli.
Conferenza che, partendo proprio da quel nostro intento di andare oltre, possa raggiungere il risultato di associare i sette comuni sopra elencati, che possa essere la risposta migliore ad un accorpamento fra Province non da tutti auspicato, e che possa inoltre generare quelle sinergie economiche che i singoli comuni, agendo in proprio e sempre da soli, non potrebbero mai generare.

Proponiamo agli amministratori dei comuni interessati di farsi promotori in prima persona di questa conferenza programmatica, e non mancando né i luoghi né le buone intenzioni, possano dare vita da subito ad un tavolo di lavoro in quella direzione fornendo almeno un luogo fisico presso il quale svolgere la conferenza stessa.


La Luce e i Sentieri
Associazione Culturale
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Rassegna Stampa:
Pubblicato su ... laprimapagina.it e sul Corriere Adriatico Edizione di Fermo del 4/10/2012




giovedì 27 settembre 2012

La Luce e i Sentieri Associazione Culturale

La Luce e i Sentieri
Associazione Culturale




Dopo l’esperienza di “Gioventù per San Giorgio”, e come promesso nel nostro saluto agli elettori, si è costituita, in questi giorni a Fermo, “ LA LUCE E I SENTIERI” una associazione culturale che non si prefigge di fare miracoli, ne tanto meno promettere di cambiare il corso delle stagioni ma, molto più semplicemente, cercare di sviluppare e, possibilmente, di migliorare la vita di ognuno di noi, grazie alle iniziative culturali e sociali che si potranno realizzare, da prima nel territorio della Provincia di Fermo, e poi anche nel territorio Regionale e Nazionale.

Abbiamo il desiderio di poter andare oltre la siepe della conoscenza, così ben descritta dal Leopardi,  vorremmo spingere il nostro sguardo oltre i preconcetti e le barriere ideologiche che, solo per principi troppo spesso incomprensibili, impediscono gli scambi culturali e le positive contaminazioni sociali che hanno fatto del nostro paese quel Luogo Ideale della Cultura e della Bellezza, che in tanti nel mondo cercano di copiare e di imitare.

Portiamo in dote molte idee, la voglia di realizzarle e il sogno che attraverso la loro realizzazione ci possa essere sviluppo e lavoro per molte persone, ragazzi e ragazze, ma anche persone meno giovani, che attraverso la loro futura opera, ed impegno,  possano sentirsi realizzati sia per un lavoro che li/le gratifichi, sia per una sicurezza economica personale basata anche sul sentirsi parte attiva della società.

Vorremmo collaborare con gli Enti e le Amministrazioni della Provincia di Fermo, per iniziare,  senza doverci porre il quesito se sia politicamente corretto farlo o se sia doveroso farlo per mantenerne le simpatie politiche, perché crediamo fortemente che la Cultura, le iniziative sociali, gli eventi promozionali, soffrano per la presenza di una politica troppo opprimente, troppo invadente, mentre potrebbero evolversi verso traguardi insperati dimostrando, fra l’altro, che la politica, se fatta bene, da impulso e non la castrazione alle proposte culturali.

Ci piacerebbe che “LA LUCE E I SENTIERI” possa diventare un riferimento, una pietra di paragone, una certezza sulla quale contare nel momento di ipotizzare proposte interessanti per i cittadini, e che chiunque volesse proporre iniziative, possa, anche con il nostro aiuto, poterle realizzare.

Un sentiero, se ben illuminato, è sicuramente una strada che arriverà ad un traguardo, e quel traguardo è sempre davanti a noi e mai alle nostre spalle, per cui vorremmo sempre guardare avanti, oltre, di fronte, e superare le difficoltà ricorrendo al massimo della fantasia possibile, e per farlo cercheremo di usare ciò che ogni uomo e ogni donna possiede fin dalla nascita, una mente in grado di pensare.

Noi tutti siamo certi che ogni viaggio inizi con un primo passo, ma contemporaneamente nulla vieta di poterlo illuminare, permettendo a chi viaggia di migliorare la sua marcia e avere le migliori possibilità di arrivare.

Avremmo potuto stupirvi con effetti speciali, come raccontava una passata pubblicità, abbiamo voluto invece parlarvi con semplicità, come si parla davanti ad un falò nei giorni interiori più belli da vivere, ma non ci nascondiamo dietro false speranze, la strada sarà difficile ma noi siamo in grado di poter arrivare.

Il Presidente Laura Gioventù


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lunedì 21 maggio 2012

L’Infinita.

Senza Tutto. 
Imparare a vivere non avendo più nulla, neppure un paio di scarpe.  
Di Laura Gioventù



Sono migliaia la persone che nel sisma hanno salvato la vita, ma hanno perso la casa ed il resto.
Con i soli abiti che indossano vanno incontro ad una esistenza che non avrebbero mai creduto di conoscere. Dove le due parole chiave sono: niente e poco.

La recente e tragica scossa di terremoto in Emilia Romagna e quella che ha coinvolto la città de L’Aquila e la sua Provincia tre anni fa, oltre ai molti defunti, a causa dell’ora in cui si sono manifestate, hanno generato una particolare situazione per i sopravvissuti, l’ora notturna ha impedito alla maggior parte delle popolazioni interessate, di potersi allontanare dai luoghi del sisma senza poter organizzare nessuna particolare preparazione personale, con la singolare incongruenza di non poter neppure indossare le scarpe per scappare, sia per la situazione oraria sia perché per drammi come questi non basterebbe il primo paio di scarpe ma servirebbe una scarpa apposita con determinate caratteristiche di confort e di praticità.

Ed è proprio partendo da questa assurda drammaticità, che proponiamo un modo preciso per aiutare fattivamente queste popolazioni, sia per non disperdere in mille rivoli gli aiuti umanitari, sia per dare vita ad un nuovo modo di considerare il rapporto fra aiuti e capacità professionali.

La Regione Marche e il distretto Fermano in particolare, sono famosi nel mondo per le loro numerose e prestigiose aziende calzaturiere, che oltre ad un ottimo rapporto produzione-qualità, hanno la tradizione di essere aziende con una componente umana molto forte grazie alla quale si potrebbe dare vita ad una produzione specifica di un determinato tipo di calzatura.  Un tipo di calzatura progettata dai giovani stilisti Fermani, realizzata dalle aziende calzaturiere Fermane,  promossa e finanziata direttamente dalla Regione Marche, grazie agli aiuti economici che si verranno a raccogliere, in modo da dare vita ad una scarpa appositamente studiata per i casi di calamità naturali.

La calzatura diventerebbe sia un primo aiuto umanitario diretto e funzionale, sia patrimonio culturale e produttivo dell’intera Regione al punto da, per raccogliere ulteriori aiuti economici, poter eventualmente avviare una vendita comune al pubblico attraverso prezzi controllati e controllo dei rivenditori.

La Regione Marche diventerebbe in questo modo, da un lato dispensatrice di commesse di lavoro, per le proprie aziende territoriali, dall’altra svilupperebbe nel comparto calzaturiero un concetto di solidarietà produttiva precisa e non generalizzata, proponendo uno dei prodotti per i quali la Regione stessa è famosa nel mondo.

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sabato 5 maggio 2012

“Gioventù per San Giorgio” diventa Associazione Culturale

“Gioventù per San Giorgio” diventa 
Associazione Culturale
di Laura Gioventù



Appena dopo la crisi istituzionale dello scorso autunno, nella quale assistemmo alle dimissioni della Giunta Comunale di Porto San Giorgio e alla conseguente necessità di nuove elezioni, sviluppammo e realizzammo l’idea di un nuovo soggetto elettorale che chiamammo “Gioventù per San Giorgio”.

 Nei nostri scopi doveva essere un onesto contributo per il dialogo ed il confronto di idee e di progetti da poter realizzare, per migliorare ed elevare la vita di tutta la città e dei suoi abitanti,  nei fatti divenne molto di più, perché partendo dall’essere un semplice elenco di possibili eventi cittadini, è arrivato perfino a diventare un elemento di riferimento, di paragone, sia dal punto di vista propositivo che provocatorio, per tutte quelle realtà cittadine in cerca di novità e di cambiamenti culturali necessari per migliorare la vita di tutti noi.

Ed ora che sta finendo questa campagna elettorale e che, contrariamente a ciò che in troppi avevano pensato, non ci ha visto diretti concorrenti, vorrebbe salire di livello e predisporci nel modo migliore e più adeguato, per poter passare dalla fase ideativa alla fase realizzativa di alcune delle proposte espresse nei numerosi comunicati, e per farlo abbiamo deciso di cambiare veste, per cui vorremmo passare da soggetto elettorale ad Associazione Culturale, per meglio dare il nostro contributo e per meglio incidere nel contesto sociale.

Abbiamo registrato molti attestati di stima verso le nostre proposte, ma anche e per fortuna molte critiche, che forse sono state fatte solo nel timore di vederci avversari elettorali, ma volendo ora raggruppare il maggior numero di persone e di esperienze umane possibili, speriamo che anche chi ci criticò voglia contribuire alla riuscita dell’Associazione dandoci il proprio contributo di idee e di controllo, per cui l’invito è per tutti quelli che vorranno partecipare.

Sappiamo che l’inizio di ogni avventura è sempre difficoltoso, ma la futura Associazione Culturale potrà partire contando sulle idee da realizzare, sulla stima e la simpatia dimostrate e anche sulle critiche come patrimonio indispensabile per potersi migliorare.

Per cui, ora che si stanno spegnendo le luci elettorali, inizieremo a dare corpo e anima alle idee, certi che, dopo i veleni elettorali, sia vincitori che vinti si trovino d’accordo con noi nel considerare  che, per migliorare la vita dei cittadini di PSG, non basta dirsi di dover fare qualcosa, ma fare qualcosa dopo che l’Associazione Culturale “Gioventù per San Giorgio” l’abbia proposta.

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