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venerdì 6 maggio 2011

TUTTI INSIEME ELETTORALMENTE

Tutti insieme elettoralmente
La carica dei 600
di Laura Gioventù



Da sinistra: 
Bianca M. Brillantini, Riccardo Properzi, Marco Gradassi, Daniele Colò, Luca Petruzzelli e Lucia Interlenghi


Le chiamano Campagne Elettorali, ma a volte sono delle vere e proprie battaglie campali, con tanto di armate e truppe, generali e soldati, strategie ed improvvisazione, intuito e mestiere. Nelle campagne elettorali appaiono sempre i generali, sono i condottieri che rappresentano gli eserciti quelli che parlano, vengono cercati, intervistati e fotografati. Abbiamo per primi formulato le nostre domande ai generali, in alcuni casi generalesse, e le abbiamo anche messe a confronto, ma qualcosa ancora non ci soddisfaceva nel voler spiegare questa campagna elettorale per le elezioni comunali di Fermo. C’era qualcosa che non capivamo, poi scorrendo l’elenco dei tanti candidati abbiamo capito. Mancava la voce di chi rappresenta la truppa, di coloro i quali si devono conquistare anche un solo voto, di chi mantiene la trincea accada quel che accada, e abbiamo capito che era a loro che dovevamo far domande, ai comuni candidati, alle seconde o terze linee delle liste presentate, a chi spesso deve sobbarcarsi l’onere della propaganda porta a porta senza andare in televisione da Vespa, a chi si fa il famoso “mazzo” per ottenere dei consensi. Per trovarli ed invitarli per un caffè collettivo ci abbiamo messo poco, sono stati tutti ben felici di confrontarsi, seduti al bar di Piazza del Popolo a Fermo, davanti ad un registratore e non sul palco e con la folla davanti, e abbiamo scoperto le brave persone che sono, e fra loro c’è stata una sorta di complicità che li accomunava, era la solidarietà del grado, dell’essere truppa anche se sotto bandiere diverse, e per loro, gli altri, non erano nemici ma semplici avversari da rispettare e a cui comunque stringere la mano. E se non ve ne eravate accorti a noi questi candidati sono molto piaciuti, e facciamo volentieri il tifo per tutti loro proprio in virtù di quell’essere normali persone che, con passione e sacrificio, si stanno dedicando al bene pubblico sapendo di non essere quelli del mega manifesto o quelli dalle tante interviste. Grazie ragazze e ragazzi, oltre ad aver fatto con soddisfazione una intervista collettiva ci siamo anche divertiti. Comunque vada sarà un successo diceva anni fa un comico di fama, e questa battuta si adatta perfettamente a queste persone e alla presente situazione. Magari in prossime tornate elettorali uno di loro sarà un assessore o magari anche il sindaco, forse lo meriterebbero fin da adesso per la passione con cui stanno affrontando questa sfida.

Grazie a tutti i candidati che hanno avuto la coscienza civica di presentarsi, è a tutti i 600 che è dedicata questa intervista collettiva!

Di seguito riportiamo i nomi dei candidati che hanno partecipato:

Bianca Maria Brillantini - Popolo della Libertà
Daniele Colò Partito Democratico
Marco GradassiItalia dei Valori  
Lucia InterlenghiSinistra Ecologia Libertà
Luca PetruzzelliFuturo e Libertà
Riccardo Porperzi - Lega Nord


Nota a margine: Prima di ogni domanda abbiamo inserito delle citazioni tratte dal nostro dossier "Candido ergo sum" relativo alle interviste rilasciate dai responsabili organizzativi dei vari partiti e delle liste civiche, prima della compilazione delle liste dei candidati per le elezioni comunali di Fermo 2011.


Pubblicato su Informazione.tv ... Prima parteSeconda parte ; Terza parte

Le risposte di Luca Petruzzelli - Futuro e Libertà


Luca Petruzzelli
31 anni
Impiegato
Futuro e Libertà



“Non è vero che vi sia una così grande richiesta di candidature, a volte esse sono forzate, esclusivamente formali (per far numero); altre volte sono serie e credibili, sono preparate e vengono da lontano. A volte vincono i personaggi più strani…” (Renzo Interlenghi – PdCI)

DOMANDA 1
La vostra che tipo di candidatura è?

La mia non è una candidatura come riempi lista, sono stato tra i primi a mettermi in contatto con Franca Romagnoli quando è nato Futuro e Libertà anche se come nuovo movimento non abbiamo un grandissimo numero di iscritti ma io ho aderito sin da subito. C’è una grande voglia di proporre persone di Fermo,  soprattutto giovani, per gettare le basi per creare poi il circolo e fare politica a Fermo. Questa è la mia prima candidatura ma non è la mia prima esperienza politica, ho già fatto politica a livello giovanile, provengo dal gruppo Azione Giovani. Non ho mai aderito né ad An né al Pdl e di fatto questa è anche la mia prima presenza in un partito nazionale.


“Spesso però succede che ci si candida per avere una visibilità per le proprie professioni anche con la speranza di ottenere un domani dei benefici sul proprio lavoro grazie alle conoscenze ed alla possibilità di allargare il proprio pacchetto clienti.” (Mirko Steca – FLI)

DOMANDA 2
Oltre la spinta ideologica perché ci si butta nell’arena pur sapendo, anche, di non poter essere eletti? Chi e/o che cosa ve lo ha fatto fare? Lo si fa solo per spirito di sacrificio e per poter dare il proprio contributo di idee ad un livello più alto?
Che cosa crede o spera di guadagnarci e quanto ci perderà?


Da guadagnarci penso di avere ben poco, anche perché facendo l’impiegato in un’azienda che tra l’altro non è di Fermo e non ha neanche clienti a Fermo…per cui da questo punto di vista non ho proprio niente da guadagnare. Ma ho comunque da guadagnarci sotto un altro profilo perché questa è la prima esperienza diretta di campagna elettorale e da cittadino anche l’aver visto in moto la macchina comunale è stata un’esperienza che mi è piaciuta. Da perderci, lo stesso, lavorativamente parlando nulla, casomai da quello personale…anche io avendo una bambina piccola è dura, durante la campagna elettorale le sere sono tutte impegnate, le mogli sono a casa che ti spettano, è stressante! Il mio motivo della candidatura? … sicuramente la passione, erano diversi anni che non partecipando leggevo i giornali e mi arrabbiavo perché non vedevo e non vedo delle proposte nuove. Io ho visto che in Consiglio Comunale ci sono dei consiglieri che stanno là da 15-20 anni e qualcuno anche da 21…e da che ricordo mi sembra che i problemi siano rimasti sempre gli stessi quindi penso sia anche il caso che questa gente si metta da parte e faccia largo a chi qualche motivo in più per fare politica ce l’ha.


“..la scelta dei candidati deve avvenire soprattutto attraverso il grado di radicamento che le persone hanno nella loro comunità, quindi nel territorio.” (Giuseppe Buondonno – PD)

DOMANDA 3
A voi come vi hanno scelto, oppure vi siete proposti da soli? Hanno messo dentro solo quelli che voleva il partito in base ad una attenta selezione,  in base alle vostre capacità, in base hai voti che portereste portare, oppure si sono accontentati dei primi trentadue nomi che hanno trovato? L’attenta selezione tanto vantata nelle interviste del dossier sui candidati è rimasta soltanto un buon proposito perché si sono accorti che le belle intenzioni non bastavano …????

Perché dovremmo votarvi? Quali sono le caratteristiche che più vi contraddistinguono? Definitevi con tre aggettivi …

Inizialmente ero abbastanza titubante per la mia candidatura, poi parlando con Franca Romagnoli, dopo un po’ m’ha convinto. Ero titubante per i motivi di cui parlavo prima, per non togliere tempo alla mia famiglia…per cui la mia è stata una candidatura concertata con Franca. Il nostro è comunque un partito nato a Febbraio, stiamo muovendo i primi passi e non abbiamo ancora un grandissimo numero di iscritti. Le motivazioni combaciano per quelle per cui dovrei entrare in Consiglio ed è la serietà, l’attaccamento alla città, per portare avanti il progetto di Futuro e Libertà e tutti i progetti che possano migliorare Fermo.


“Molte volte, ed è questo il bello della democrazia, vince chi ha i consensi e non chi ha le idee. …
La democrazia è questo. Qualcuno mi vorrebbe far credere che questa è un po’ la degenerazione della democrazia, cioè che quando la democrazia degenera valgono solo i numeri e poco le idee. Rispetto i bombardamenti dei media, rispetto a certe armi “scorrette” che vengono utilizzate in politica questo dà da riflettere, ma alla fine contano solo i numeri. Se noi accettiamo questo dato la democrazia è il 50+1% dei voti favorevoli e quindi dobbiamo inchinarci agli elettori. Non vince il più bravo, quello che ha più idee e che farà sicuramente più cose con impegno e capacità. Vince quello più mediatico. Vince quello che è più conosciuto, quello che ha più voti. Ma avere più voti non significa necessariamente avere più capacità: non farei mai l’equazione voti uguale capacità. (Adolfo Marinangeli – IDV)

DOMANDA 4
Se visibilità è uguale a possibilità di voto, a prescindere dalle capacità individuali,
quanto conta essere popolari?
Essere candidato significa farsi vedere, dimostrarsi visibile, voi che cosa vi siete inventati per esserlo sempre di più? Quante cene e quanti pranzi organizzate? Partecipate a comizi, dibattiti e incontri pubblici? Vi aiuta qualcuno a contattare la gente?


A livello personale  ho fatto solo i santini poi cerco di utilizzare face book e partecipo a tutti gli incontri organizzati dalla coalizione di centro destra ed a quelli organizzati da Futuro e Libertà. Cerco anche di far spargere la voce tra le amicizie personali con il tam tam però ecco manifesti o passaggi radiofonici e altri mezzi di comunicazione no.


DOMANDA 5
Per Fermo c’è un alto numero di pretendenti (quasi 600 candidati)  e sarà una lotta senza esclusione di colpi. Come in tutte le competizioni, anche in quella elettorale è previsto che alla fine della gara ci saranno concorrenti che saliranno sul podio e altri no.
Quanti voti vi servono per diventare un Consigliere Comunale e quanti voti in più sperate di ricevere?


Quanti voti servano non lo so, FLI è nato due mesi fa e per noi un voto in più è comunque un successo, non abbiamo l’ossessione della prestazione. In lista c’è un candidato uscente e cerchiamo di farlo rientrare però lavoriamo molto per la lista più che per far eleggere il candidato. Comunque non so quanti voti servano, non ho fatto conteggi…ma è ovvio che partecipando alla competizione spero di ottenere il minimo indispensabile per entrare in Consiglio anche se è difficile, con seicento candidati incontri pure degli amici che ti darebbero anche il voto ma poi ti dicono “…ho mio cugino candidato, mio fratello, il vicino di casa”, praticamente a Fermo ogni famiglia ha un parente o un amico stretto candidato…


DOMANDA 6
Come si supera la ritrosia di chiedere i voti agli amici, ai parenti, agli amici degli amici ed ai conoscenti? Sicuramente vi sarà capitato di restare infastiditi da persone che avevate perso di vista e che poi in prossimità della scadenza elettorale si sono fatti di nuovo vivi per chiedervi il voto ma ora che dall’altra parte ci siete voi come vi sentite? E chissà quanti di voi avranno buttato via i santini e cestinato immediatamente i volantini elettorali, ma ora che siete voi che li avete pagati vi dispiacerebbe vederli gettati via, come ci rimanete, che effetto vi fa?

In precedenza, da non candidato i santini non li prendevo proprio per non buttarli via, ora invece non li prendo però me li guardo e me li leggo soprattutto quando vedo ragazzi giovani, e ce ne sono parecchi ….


DOMANDA 7
Quando finisce la “gavetta” in politica?

Gavetta intesa come voglia di imparare non deve finire mai anche perché entrando in Consiglio si rappresentano i cittadini che periodicamente hanno esigenze e problemi diversi e se non sei pronto ad ascoltarli è inutile proprio cominciare a fare politica.


 “I partiti non ti vogliono perché se uno come me entra in un qualunque partito fa primo. I partiti ti mandano via, così come nella tua stessa coalizione, quando prendi molti voti e non rispondi a nessuno ti debbono far fuori. Sei scomodo, è normale. Qui c’è la caccia ... come per il prato inglese, a tagliarlo come uno va su … il problema grosso è questo. Più voti si hanno e più si prendono le bastonate. Chiunque vuole gestire il potere, destra e sinistra è indifferente. Gli altri sono solo soldati.” …. ”Se avrei voluto fare il soldatino lo avrei potuto anche fare, bastava che mi mettevo lì e stavo buono e zitto.” (Luciano Romanella -Movimento Civico Pro Territorio Romanella e C.)

DOMANDA 8
Cosa ne pensate di questa dichiarazione?

Non mi trovo d’accordo…se tu hai parecchi voti i partiti ti cercano e non ti mandavo via e poi bisogna essere in grado anche di gestire i voti che si hanno. Chi si candida e ci mette la faccia  dovrà poi rispendere ai cittadini di quello che si fa. La rispettabilità è la prima cosa poi, personalmente, per quello che riguarda il peso dei voti all’interno dei partiti io preferisco stare in un partito piccolo ma dire quello che penso piuttosto che stare in un grande partito ed essere comandato a distanza.


"Per restare sempre dello stesso partito bisogna cambiare spesso opinione."
(Jean-Francois Paul Retz)

DOMANDA 9
Durante la campagna elettorale avrete degli input suggeriti dalla coalizione o dal partito…qual è la cosa che stona passando dall’ideologia ai fatti concreti? Un cavallo di battaglia della propaganda elettorale è il lavoro, come anche la questione sanità anche se in realtà né il lavoro né la sanità sono materie di competenza comunale…ma serve spesso solo per ingraziarsi gli elettori…

Il programma del centro destra è stato stilato da tutta la coalizione poi ogni partito e ogni persona pone l’accento su un diverso punto ma sostanzialmente è condiviso da tutti. Per la citazione, fatti salvi i principi più importanti credo sia logico accettare opinioni diverse dalle proprie. Un partito governato secondo democrazia sceglie a maggioranza una linea programmatica piuttosto che un’altra ed anche se non pienamente condivisa può anche essere accettata, sempre se non contrasti con i principi basilari.


“La donna…la donna…io sono un cultore delle donne….si dice…si sa...Romanella, le donne e quantaltro…ma in politica ci vuole la testa. Le belle donne non servono. Purtroppo io contesto questo fatto anche a livello nazionale. Capisco che una bella donna può essere più appetibile, ma in politica bisogna guardare la testa delle persone. Per quel che mi riguarda, nel mio movimento ho già tre quattro donne con grandi teste ma di aspetto normale. Non mi fido della bella donna….le belle donne servono in altri settori.” (Luciano Romanella – Movimento Civico PRO TERRITORIO Luciano Romanella e C.)

DOMANDA 10
Le donne e la politica, cosa ne pensate di questa dichiarazione?

La dichiarazione non la commento, passiamo oltre, parliamo di cose serie! Il ruolo delle donne in politica … che dire, io quando ho cominciato, soprattutto con FLi, ho cominciato a collaborare in modo stretto con Franca Romagnoli e le prime volte mi sono chiesto ..”ma Franca come fa?” Lei alle due di notte mi risponde alle email. Mentre io sto a letto lei è ancora lì che lavora, manda avanti lo studio e la casa. E soprattutto mi domando come ha fatto prima, con i figli piccoli… questo significa che per arrivare ad un certo livello una donna deve comunque dimostrare di valere di più rispetto ad un uomo. La politica è lo spaccato della società e in Italia c’è una disoccupazione femminile del cinquanta per cento perché la donna è relegata al ruolo casalingo perché mancano adeguate politiche per la famiglia. Fino a quanto la parità di genere rimarrà solo uno slogan e non sarà preso ed attuato la situazione non cambierà! Concordo con Bianca Maria (Brillantini – PDL) sul fatto che la donna ha una sensibilità maggiore ma aggiungo anche che ha una capacità spiccata anche dal punto di vista organizzativo, quindi sì alle pari opportunità e ai temi sociali ma la donna è anche perfettamente in grado di gestire qualsiasi altro settore…poi donne intelligenti, belle e brutte….ci sono donne bellissime che non sopporto e ci sono donne meno belle con cui ho un’amicizia stretta……dipende solo dalla personalità che si ha!


DOMANDA 11
Prima della fine di questa campagna elettorale che cosa potrebbe stravolgere, oltre ogni previsione, in maniera determinante il risultato elettorale, l’arrivo di un marziano, l’arrivo del Presidente della Repubblica oppure del nostro Presidente del Consiglio?

Non penso che se arrivasse uno dei tre cambierebbe qualcosa, anche perché sono convinto si andrà al ballottaggio e sono convinto che la Brambatti non vincerà. E poi per queste elezioni ho il timore che ci sarà un grande astensionismo soprattutto dei giovani e dei ragazzi quindi, se proprio devo scegliere uno dei tre  dico che se venisse a trovarci il Presidente della Repubblica potrebbe riuscire ad avvicinare un po’ di più la gente alle istituzioni. Solo questo.