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venerdì 20 febbraio 2015

Nella, e le Altre?





Il primo tentativo di mettere una donna sulla poltrona di sindaco di Fermo è stato interrotto da cose che ognuno, nel silenzio della sua coscienza, deciderà se serie oppure solo artificiose, e di certo non mancheranno ripensamenti e nostalgie, ravvedimenti oppure altre ipocrisie, ma dal frastuono dei commenti espressi, con o senza ispirazione, manca una cosa molto importante e, a questo punto molto decisiva.

Va bene Nella, che è caduta restando ben salda sulle gambe, vanno bene i cospiratori che nel ruolo di Bruto sono stati perfetti, e le cause e le conseguenze delle loro azioni le dovranno spiegare agli elettori a cui andranno ad elemosinare il voto ma….ma le altre dove sono?

Per altre intendiamo le altre donne del PD Fermano, quelle che sono Consigliere Regionali e Provinciali, Sindaci o vice Sindaci di alcune città del territorio, Assessore o semplici Consigliere di quelle stesse città, quelle che avrebbero dovuto esprimere, non dico solidarietà, ma almeno vicinanza in nome di una appartenenza comune alle quote rosa, quelle stesse che sono bravissime a farsi fotografare in ogni circostanza ma poi incidono in nulla se si parla di politica o di strategie partitiche, le stesse che non uscendo allo scoperto stanno legittimando l’indiscusso potere maschile sulla politica Fermana, quelle che a questo punto sono da considerarsi solo tappezzeria o sorrisi pronti per la partenza del carnevale o della maratona.

Nella ha dimostrato di avere stoffa anche per tutte le altre, il fatto è che tutte le altre sembrano non capire che non è stato mandato via un sindaco, ma è stata negata ad una donna la soddisfazione di essere dimessa dopo un confronto, come se non la si considerasse degna di potersi difendere e questo se a molte piace per la solita storia per la quale sono le donne le peggiori nemiche delle donne, di contro fa capire come poco incidano le quote rosa se poi vengono elette persone che non sanno guardare i problemi nella loro essenza vera e non propagandistica.

Ora si andrà alle elezioni anche a Fermo, ma a questo punto mi chiedo a cosa servano le quote rosa se poi la prima donna sindaco di Fermo non riesce neppure ad avere la solidarietà femminile delle altre donne del suo stesso partito, o se le altre donne del suo stesso partito reputino più importante apparire sui giornali o alimentare sterili dibattiti sui social per testimoniare la loro scialba esistenza nella vita politica territoriale?

Nella tornerà alle sue cose private e siamo certi che in molti già la stiano rimpiangendo perché, come diceva qualcuno, si ha spesso la "nostalgia del presente", immaginiamoci di un presente senza le Altre!

Laura Gioventù

mercoledì 18 maggio 2011

CRONACHE DI FINE ELEZIONI



CRONACHE DI FINE ELEZIONI
I muscoli di Nella

di Laura Gioventù
  


Si parte!!!


Non ce lo aspettavamo ma le luci si sono spente senza neppure il bisogno di un ballottaggio. Neppure il tempo di ambientarci che la musica è finita, gli amici che se ne vanno verso le quotidiane importanze, e per tutti l’appuntamento è fra cinque anni. Non se lo aspettavano i tipografi pronti con altri “santini” da stampare, ne se lo aspettavano gli elettori da qualche settimana viziati per le continue attenzioni che i tanti candidati avevano verso di loro, e non se lo aspettavano neppure gli impiegati del Comune che ora devono sbrigarsi per ricevere il nuovo, la nuova sindaco della città. Confessiamolo, non ce lo aspettavamo e la cosa ci ha lasciati con la fame di parole che da una parte come dall’altra fluivano a torrenti in piena autunnale, e ci siamo rimasti male che non ci siano stati ulteriori giorni per “fare” politica, altri giorni per continuare a parlarsi addosso avendo l’impressione di dire parole importanti, e con la scusa delle riunione serali scoprire la città illuminata dalle stelle camminandoci dentro con una scusa che non era la solita. È come un urlo strozzato in gola, come una dichiarazione senza più innamorati, è come un colle oltre il quale qualcosa è finito e per il prossimo infinito ci toccherà aspettare altri anni, e per quando sarà avremo tutti altre stagioni sulle spalle e altre persone che ci riproveranno senza sapere cosa li aspetterà. E inevitabili le polemiche seguiranno, come schiuma del mare, il piroscafo che finita la crociera salpa per la navigazione amministrativa, e mentre il mare si richiude coprendone la scia si sente l’orchestrina che a bordo della nave sta suonando mentre il capitano, dritto sul cassero fuma la pipa, e stavolta è una capitana che ha muscoli d’acciaio e in questa alba di fine elezioni, mentre tutti noi salutiamo avversari e rivali, amici e compagni, estranei e conoscenti che con noi hanno viaggiato, sognando ed imprecando, guardando o applaudendo, fra le tante promesse elettorali, lei senza scomporsi per l’emozione della partenza, strilla in tono molto silenzioso, Fermani…"c’è un po’ di nebbia che annuncia il sole,  andiamo avanti tranquillamente."